Città del Vaticano – “Il Successore di Pietro vi accompagna con la sua preghiera e il suo affetto. Che la Vergine Maria, Nostra Signora del Madagascar, vi protegga. Che il beato Raphaël Rafiringa, la beata Victoire Rasoamanarivo, san Giacomo Berthieu e tutti i santi della vostra terra intercedano per voi”. Con queste parole Papa Leone XIV ha salutato i vescovi del Madagascar, ricevuti questa mattina in Vaticano nel contesto del pellegrinaggio giubilare per l’Anno della Speranza.
🙏🏼 Papa Leone XIV ha salutato i vescovi del Madagascar, ricevuti questa mattina in Vaticano nel contesto del pellegrinaggio giubilare per l’Anno della Speranza. pic.twitter.com/LpRaCjt6Xn
— EWTN Italia 🇮🇹 (@EwtnItalia) June 16, 2025
Il Pontefice ha voluto esprimere la sua stima per la presenza compatta dell’episcopato malgascio: “Ammiro la vostra decisione di venire tutti insieme a Roma, come vescovi del Madagascar”, ha detto ricordando che Papa Francesco visitò il Paese nel 2019.
Testimoni della speranza
Il Santo Padre ha ringraziato i presuli per il loro impegno pastorale, sottolineando l’importanza della missione ecclesiale in un tempo segnato da sfide sociali e spirituali: “Affinché le Chiese che sono in Madagascar, attraverso di voi, ricevano la grazia di camminare nella speranza che è Gesù Cristo“.
Un riconoscimento particolare è andato alla vitalità missionaria delle Chiese locali: “Ringrazio per la vitalità missionaria delle vostre Chiese particolari, eredi della testimonianza dei santi che, per portare il Vangelo in questa terra lontana, non hanno temuto né il rifiuto né la persecuzione“.
Esempi di fede e coraggio
Nel suo discorso, Leone XIV ha citato figure emblematiche della fede malgascia: “Henri de Solages, il primo missionario che non si lasciò scoraggiare dal fallimento e dalla prigionia, o il santo martire Jacques Berthieu, il cui sangue fu seme di cristiani in Madagascar. Che il loro esempio continui a rafforzarvi nella donazione di voi stessi a Cristo e alla sua Chiesa, tra i successi e le prove pastorali che attraversate per raggiungere il popolo di Dio nelle diverse realtà delle vostre diocesi!“.
Poveri e creato: due attenzioni fondamentali
Il Papa ha poi invitato i vescovi ad avere uno sguardo attento verso gli ultimi: “Sappiate riconoscere in loro il volto di Cristo“, ha detto, chiedendo anche una rinnovata responsabilità verso la cura del creato, tema centrale del suo magistero.
“Preservare la bellezza della Grande Isola, la cui bellezza e fragilità vi sono state affidate. La cura della nostra casa è parte integrante della vostra missione profetica. Prendetevi cura del creato che geme e insegnate ai vostri fedeli l’arte di proteggerlo con giustizia e pace”.
Articolo pubblicato originariamente qui, e riadattato dal team di ewtn.it.