Un richiamo forte alla centralità della verità e della formazione delle coscienze è risuonato il 5 luglio in Vaticano, dove Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza le Suore Agostiniane Serve di Gesù e Maria, al termine del loro Capitolo provinciale.
«Sappiamo che una cultura senza verità diventa strumento dei potenti: anziché liberare le coscienze, le confonde e le distrae secondo gli interessi del mercato, della moda o del successo mondano», ha affermato il Papa, invitando la Congregazione a custodire e trasmettere un’educazione che sia radicata nel Vangelo.
Nella sua riflessione, il Pontefice ha voluto ripercorrere la testimonianza della fondatrice, la venerabile suor Maria Teresa Spinelli, indicandola come guida e ispirazione per la vita comunitaria e apostolica: «Lasciatevi sempre nuovamente guidare dal nome che portate. Imitando suor Maria Teresa, sarete dunque pazienti nelle tribolazioni, perché è proprio nelle nostre prove che il Signore conferma la sua fedeltà; sarete coraggiose nella missione, perché l’opera educativa cui vi dedicate formi menti sagge e cuori capaci di ascolto e passione per l’umanità; sarete perseveranti nella sequela di Cristo, che è “via, verità e vita” (Gv 14,6), e perciò criterio di ogni nostra iniziativa culturale».
Infine, Papa Leone XIV ha lasciato alle religiose un suggerimento concreto per continuare a nutrire la loro vocazione educativa: «Vi consiglio di riprendere un’opera del santo dottore Agostino, il De Magistro, per meditarla nel prossimo futuro, raccogliendo i frutti del vostro Capitolo. In questo scritto egli afferma che l’insegnamento esteriore deve sempre portare all’incontro col Maestro interiore, che è Gesù».
Un incoraggiamento a non smettere mai di coltivare la verità che libera e orienta, fondamento dell’identità agostiniana e della missione di ogni educatrice cristiana.
Articolo precedentemente pubblicato su acistampa.com. È stato riadattato dal team di ewtn.it.