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Spazio storia: la leggenda nera della conquista spagnola è “profondamente anticattolica”

Il primo sbarco di Cristoforo Colombo in America. | Credito: Dióscoro Puebla / Pubblico dominio

Per il rinomato storico Jorge Traslosheros, dottore in Studi Latinoamericani, la cosiddetta “leggenda nera” della conquista spagnola delle terre americane nasce “essenzialmente e fondamentalmente come una narrativa profondamente anticattolica”.

L’epoca della conquista dell’America, che si estese dalla fine del XV secolo agli inizi del XVII, si riferisce al periodo in cui esploratori e conquistatori europei arrivarono e si stabilirono nel continente americano.

Il dott. Traslosheros, docente dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), ha spiegato a EWTN Noticias, partner spagnolo di EWTN Italia, che la “leggenda nera” nasce nel XVIII secolo e si consolida nello stesso periodo, spinta dalla competizione tra Inghilterra e Spagna per “la dominazione delle colonie americane”.

In questo contesto, ha indicato che l’Inghilterra costruì una narrativa, comunemente nota come “leggenda nera”, in cui si presentava come “i buoni della storia — anglicani, protestanti — contro il perverso impero cattolico spagnolo”.

Ha affermato che questo discorso si basa su interpretazioni “selettivamente” estratte dai racconti di figure come Fray Bartolomé de las Casas, un missionario e cronista domenicano spagnolo, noto per essere uno dei principali difensori dei diritti dei popoli indigeni in America.

Secondo il dott. Traslosheros, la “leggenda nera” accentua l’“inferiorizzazione”: tutto ciò che era “americano è inferiore all’europeo e il cattolico è la cosa peggiore che possa esistere”.

Il suo uso attuale

Il dott. Traslosheros ha avvertito che attualmente la “leggenda nera” è diventata un “discorso politico”, utilizzato con l’intenzione di “polarizzare” la società.

“Ritorniamo all’idea che solo il passato preispanico era buono, bello e vero”, ha affermato il ricercatore, sostenendo che all’epoca coloniale vengono attribuiti tutti i mali, come “la corruzione, la perversione, lo sfruttamento; il male proviene dall’Europa”.

In questo modo, ha indicato, “se tutto il male proviene da allora, non siamo responsabili dei mali del presente. È la perfetta scusa per gruppi politici irresponsabili”.

I “grandi problemi” degli indigeni non iniziarono nel vicereame

In relazione agli indigeni, il dott. Traslosheros ha spiegato che “i grandi problemi delle comunità” non hanno origine nel periodo vicereale, come alcuni suggeriscono, ma derivano dalle “riforme liberali” del XIX secolo, già dopo l’indipendenza, quando “si ignorò la loro autonomia e le loro forme di governo, che erano riconosciute all’interno della monarchia spagnola”.

Questo problema non è esclusivo del Messico, ha affermato, ma interessa tutta l’America Latina, dove “non riusciamo a riconciliarci con la nostra storia. Siamo quindi completamente privi dell’origine della nostra stessa cultura, stiamo disprezzando ciò che siamo realmente”.

La missione dello storico, ha sottolineato, “non ha a che fare con il giudizio sul passato”, ma con il “comprendere il passato, cioè capire come sono andate le cose nei loro termini”.

Al contrario, ha affermato che “la missione dei politici è guadagnare simpatie o meno, solitamente polarizzando gli argomenti”. In questo senso, ha indicato che la leggenda nera “è una narrativa storica, non è un lavoro di uno storico”.

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Questo articolo è stato tradotto e adattato da aciprensa.com per il pubblico di EWTN Italia.

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