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Tag: Settimana Santa 2025

Papa Francesco sulla Pasqua: non si può celebrare senza affrontare “le ombre della morte” nel mondo – FOTO

Il Cardinale Re, Decano del Collegio Cardinalizio, ha presieduto la Veglia Pasquale nella Basilica di San Pietro, il 19 aprile 2025 | Credit: Sofia Czubak/EWTN News
Il Cardinale Re, Decano del Collegio Cardinalizio, ha presieduto la Veglia Pasquale nella Basilica di San Pietro, il 19 aprile 2025 | Credit: Sofia Czubak/EWTN News

Papa Francesco ha affermato che la Pasqua del Signore non è un evento “spettacolare” con cui “Dio si impone e obbliga a credere in Lui”, e ha sottolineato che non si può celebrare la Risurrezione senza confrontarsi con “le ombre di morte che spesso incombono sul mondo”.

“Non si può celebrare la Pasqua senza affrontare le notti che portiamo nel cuore e le ombre di morte che spesso incombono sul mondo”, ha dichiarato il Pontefice nel testo preparato per la Veglia Pasquale, presieduta al suo posto dal Decano del Collegio Cardinalizio, il Cardinale Giovanni Battista Re.

Il Sabato Santo è una delle celebrazioni più suggestive della Settimana Santa, in cui si commemora la Risurrezione di Gesù Cristo.

Una signora tenendo in mano una candela, all’inizio della celebrazione | Credit: Sofia Czubak/EWTN News

La liturgia, alla quale il Papa non ha partecipato – sebbene si fosse recato qualche ora prima in Basilica per un momento di preghiera – è iniziata con la chiesa immersa nell’oscurità totale, per simboleggiare la morte di Gesù.

Nel testo letto dal Cardinale Re, Papa Francesco ha affermato che la Risurrezione è “come piccoli germogli di luce” che si fanno strada “poco a poco”, “senza far rumore”, e ancora “minacciati dalla notte e dall’incredulità”.

“Non è una meta che Gesù raggiunge per una strada facile, evitando il Calvario; e nemmeno noi possiamo viverla in modo spensierato e senza dubbi interiori”, ha insistito.

Ha quindi indicato che questo “stile di Dio” libera da una “religiosità astratta” e da una fede “illusoria nel pensare che la risurrezione del Signore risolva tutto magicamente”.

Un gruppo di sacerdoti in un momento della Veglia Pasquale in Basilica di San Pietro, il 19 aprile 2025 | Credit: Sofia Czubak/EWTN News

Ha poi osservato che la Veglia Pasquale “illumina il cammino passo dopo passo, irrompe nelle tenebre della storia senza fragore, risplende nei nostri cuori in modo discreto”, per questo ha proposto “una fede umile, priva di ogni trionfalismo”.

Papa Francesco ha inoltre invitato i fedeli a riprodurre la Pasqua nella propria vita e a diventare “costruttori di speranza mentre tanti venti di morte ancora soffiano su di noi”.

Per i bambini mai nati e per quelli maltrattati

Ha aggiunto, per bocca del Cardinale Re: “Vogliamo esserlo per coloro che non hanno fede nel Signore, per chi si è smarrito, per chi si è arreso o cammina curvo sotto il peso della vita; per chi è solo o rinchiuso nel proprio dolore; per tutti i poveri e oppressi della terra; per le donne umiliate e uccise; per i bambini mai nati e per quelli maltrattati; per le vittime della guerra”.

In questo modo, ha chiarito che, sebbene Cristo abbia vinto il peccato e distrutto la morte, “nella nostra storia terrena, la potenza della sua Risurrezione è ancora in atto”. Per questo ha chiamato i fedeli a “far germogliare nel mondo la speranza della Pasqua”.

“Quando sentiamo ancora il peso della morte nel nostro cuore, quando vediamo le ombre del male continuare la loro marcia rumorosa nel mondo, quando sentiamo bruciare nella nostra carne e nella nostra società le ferite dell’egoismo o della violenza, non scoraggiamoci, torniamo all’annuncio di questa notte: la luce risplende lentamente anche se ci troviamo nelle tenebre; la speranza di una vita nuova e di un mondo finalmente liberato ci attende; un nuovo inizio può sorprenderci anche quando ci sembra impossibile, perché Cristo ha vinto la morte”, ha spiegato.

Il cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, nella liturgia di oggi, 19 aprile 2025 | Credit: Sofia Czubak/EWTN News

Papa Francesco ha citato nel testo sant’Agostino e la mistica del XIII secolo Hadewijch di Anversa.

“Il Cristo risorto è la svolta definitiva della storia umana. Egli è la speranza che non tramonta. Egli è l’amore che ci accompagna e ci sostiene”, ha concluso.

La liturgia è cominciata nell’atrio della Basilica di San Pietro con la benedizione del fuoco nuovo e la preparazione del cero pasquale, simbolo di Cristo risorto. È seguita la processione verso l’altare con il cero acceso, accompagnata dal canto dell’Exultet, l’antico annuncio pasquale della Risurrezione.

Il Cardinale Re amministra i Sacramenti ad un neofita, il 19 aprile 2025 | Credit: Sofia Czubak/EWTN News

Dopo questo rito iniziale si sono svolte la Liturgia della Parola e la Liturgia Battesimale, durante la quale il Cardinale Re ha amministrato i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana (Battesimo, Confermazione ed Eucaristia) a tre nuovi fedeli, detti anche neofiti.

Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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