Ogni 8 gennaio, la Chiesa cattolica celebra San Lorenzo Giustiniani, patriarca di Venezia. Nato a Venezia il 1° luglio 1381 e morto l’8 gennaio 1456, Lorenzo fu il primo a ricoprire il titolo di patriarca della città. Beatificato il 7 ottobre 1524 da papa Clemente VII, fu canonizzato il 4 giugno 1724 da papa Benedetto XIII.
Biografia
Giovinezza
Lorenzo Giustiniani nacque il 1° luglio 1381 da Bernardo Giustiniani e Querina Querini. Nel 1404, insieme ad Antonio Correr e Gabriele Condulmer (futuro papa Eugenio IV), fondò la Congregazione dei Canonici di San Giorgio in Alga (C.R.S.G.A.).
Carriera ecclesiastica
Ordinato sacerdote nel 1407, Lorenzo divenne priore dei monasteri di Sant’Agostino a Vicenza e dei Santi Fermo e Rustico a Lonigo. A Vicenza riformò il monastero, promuovendo una vita religiosa ideale e un approfondito studio delle Scritture, che influenzò profondamente la spiritualità dell’epoca. Grazie alla sua opera di carità e riforma, il vescovo Francesco Malipiero lo definì “Vicentiae benefactor”.
Tornato a Venezia, fu eletto priore e, nel 1424, generale della Congregazione di San Giorgio in Alga. Nel 1433, nonostante la sua riluttanza, papa Eugenio IV lo nominò vescovo di Castello, nell’isola di Rialto, dove continuò a promuovere riforme pastorali.
Nel 1451, papa Niccolò V sopresse la dignità patriarcale di Grado, trasferendola a Venezia e nominando Lorenzo Giustiniani primo patriarca della città. In questo ruolo, proseguì le sue riforme, migliorando la selezione dei parroci, regolando i monasteri (con particolare attenzione a quelli femminili) e avviando il primo tentativo di istituire un seminario, anticipando così le riforme del Concilio di Trento.
Nel 1453, fu scelto come mediatore di pace tra la Repubblica di Venezia e Firenze, segno del suo grande prestigio.
Morte
Lorenzo Giustiniani morì l’8 gennaio 1456. Si ritiene che il pittore Vittore Carpaccio si sia ispirato a lui per dipingere il papa Ciriaco nelle storie di sant’Orsola. Fu amato per la sua spiritualità e carità, in particolare per il suo impegno nell’assistenza ai carcerati, che nel 1443 portò alla creazione degli Avogadori de’ poveri prigionieri. Il suo corpo è conservato nell’altare maggiore della chiesa di San Pietro di Castello a Venezia, dove è rappresentato in una scultura di Clemente Moli (XVII secolo).
Culto
Lorenzo Giustiniani fu beatificato il 7 ottobre 1524 da papa Clemente VII e canonizzato nel 1690 da papa Alessandro VIII, ma la canonizzazione ufficiale avvenne il 4 giugno 1724 sotto papa Benedetto XIII. La sua festa liturgica si celebra l’8 gennaio, giorno della sua morte, mentre nella messa tridentina è ricordato il 5 settembre. Già nel 1524, papa Clemente VII aveva concesso la celebrazione della messa e la recita dell’ufficio proprio nel dominio veneto, accompagnati da solenni processioni e l’esposizione della sua immagine.
San Lorenzo Giustiniani è patrono di Venezia, insieme a San Marco evangelista e alla Santissima Annunziata. È anche protettore dei fornai (pistori) e di numerose confraternite veneziane. Le monache giustinianee, appartenenti a una congregazione ispirata ai Canonici di San Giorgio in Alga, lo venerano come fondatore e patrono.Ogni 8 gennaio, la Chiesa cattolica celebra San Lorenzo Giustiniani, patriarca di Venezia. Nato a Venezia il 1° luglio 1381 e morto l’8 gennaio 1456, Lorenzo fu il primo a ricoprire il titolo di patriarca della città. Beatificato il 7 ottobre 1524 da papa Clemente VII, fu canonizzato il 4 giugno 1724 da papa Benedetto XIII.
Biografia
Giovinezza
Lorenzo Giustiniani nacque il 1° luglio 1381 da Bernardo Giustiniani e Querina Querini. Nel 1404, insieme ad Antonio Correr e Gabriele Condulmer (futuro papa Eugenio IV), fondò la Congregazione dei Canonici di San Giorgio in Alga (C.R.S.G.A.).
Carriera ecclesiastica
Ordinato sacerdote nel 1407, Lorenzo divenne priore dei monasteri di Sant’Agostino a Vicenza e dei Santi Fermo e Rustico a Lonigo. A Vicenza riformò il monastero, promuovendo una vita religiosa ideale e un approfondito studio delle Scritture, che influenzò profondamente la spiritualità dell’epoca. Grazie alla sua opera di carità e riforma, il vescovo Francesco Malipiero lo definì “Vicentiae benefactor”.
Tornato a Venezia, fu eletto priore e, nel 1424, generale della Congregazione di San Giorgio in Alga. Nel 1433, nonostante la sua riluttanza, papa Eugenio IV lo nominò vescovo di Castello, nell’isola di Rialto, dove continuò a promuovere riforme pastorali.
Nel 1451, papa Niccolò V sopresse la dignità patriarcale di Grado, trasferendola a Venezia e nominando Lorenzo Giustiniani primo patriarca della città. In questo ruolo, proseguì le sue riforme, migliorando la selezione dei parroci, regolando i monasteri (con particolare attenzione a quelli femminili) e avviando il primo tentativo di istituire un seminario, anticipando così le riforme del Concilio di Trento.
Nel 1453, fu scelto come mediatore di pace tra la Repubblica di Venezia e Firenze, segno del suo grande prestigio.
Morte
Lorenzo Giustiniani morì l’8 gennaio 1456. Si ritiene che il pittore Vittore Carpaccio si sia ispirato a lui per dipingere il papa Ciriaco nelle storie di sant’Orsola. Fu amato per la sua spiritualità e carità, in particolare per il suo impegno nell’assistenza ai carcerati, che nel 1443 portò alla creazione degli Avogadori de’ poveri prigionieri. Il suo corpo è conservato nell’altare maggiore della chiesa di San Pietro di Castello a Venezia, dove è rappresentato in una scultura di Clemente Moli (XVII secolo).
Culto
Lorenzo Giustiniani fu beatificato il 7 ottobre 1524 da papa Clemente VII e canonizzato nel 1690 da papa Alessandro VIII, ma la canonizzazione ufficiale avvenne il 4 giugno 1724 sotto papa Benedetto XIII. La sua festa liturgica si celebra l’8 gennaio, giorno della sua morte, mentre nella messa tridentina è ricordato il 5 settembre. Già nel 1524, papa Clemente VII aveva concesso la celebrazione della messa e la recita dell’ufficio proprio nel dominio veneto, accompagnati da solenni processioni e l’esposizione della sua immagine.
San Lorenzo Giustiniani è patrono di Venezia, insieme a San Marco evangelista e alla Santissima Annunziata. È anche protettore dei fornai (pistori) e di numerose confraternite veneziane. Le monache giustinianee, appartenenti a una congregazione ispirata ai Canonici di San Giorgio in Alga, lo venerano come fondatore e patrono. Una chiesa a Mestre gli è stata dedicata.