Lo stato di salute di Papa Francesco, che domenica scorsa è apparso a sorpresa in Piazza San Pietro per salutare e benedire i fedeli, rimane clinicamente stabile, con alcuni segnali di lieve miglioramento, in particolare nella voce e nella mobilità.
Secondo quanto riferito questa mattina dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, non ci sono “novità” rilevanti dal punto di vista medico, ma “le condizioni cliniche restano stabili”.
Sebbene la polmonite bilaterale di cui soffre sia ancora presente, essa sta regredendo gradualmente, anche se “non emergono particolari indicazioni dagli esami clinici” effettuati negli ultimi giorni.
Il Pontefice continua a ricevere ossigeno a flusso elevato durante la notte e in momenti specifici della giornata, tramite mascherina con sacchetto reservoir, che consente di somministrare concentrazioni di ossigeno più alte (fino al 90–100%).
Nel resto della giornata, utilizza cannule nasali, come quelle indossate domenica scorsa, collegate a una bombola di ossigeno posta nella parte posteriore della sedia a rotelle.
Papa Francesco prosegue con esercizi di fisioterapia motoria e respiratoria, oltre alla terapia farmacologica prescritta per contrastare l’infezione polmonare.
In questo periodo di convalescenza, il Santo Padre ha completamente ridotto la sua agenda pubblica, ma continua comunque a lavorare in altro modo.
Il Vaticano ha fatto sapere che, ogni giorno, nella sua residenza di Casa Santa Marta, riceve documenti dai vari dicasteri che richiedono la sua revisione.
Inoltre, negli ultimi giorni ha ripreso alcuni incontri: questo lunedì, ad esempio, ha avuto una riunione di lavoro con il Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin.
Il Santo Padre continua a concelebrare quotidianamente la Messa e, anche se sporadicamente, ha mantenuto contatti telefonici con la parrocchia cattolica di Gaza, dove hanno trovato rifugio più di 500 persone, tra cui anche musulmani, guidati dal sacerdote argentino Gabriel Romanelli.
Questo mercoledì, come già accaduto in altre occasioni, il Vaticano diffonderà il testo preparato per l’Udienza Generale, che resta comunque sospesa. L’appuntamento, durante il quale il Pontefice normalmente pronuncia la sua catechesi, è annullato dal 19 febbraio, ovvero da nove settimane.
Al momento, non vi è alcuna previsione sulla possibile partecipazione del Papa alle celebrazioni liturgiche previste per la Settimana Santa.
Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.