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Mons. Paglia definisce “clima morboso” l’allarmismo sulla salute di Papa Francesco

L'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, in udienza da Papa Francesco l'8 agosto 2024
L'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, in udienza da Papa Francesco, l'8 agosto 2024 (foto © X - Pontifical Academy of Life)

Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, riconosce che è comprensibile la preoccupazione per la salute di Papa Francesco, ma definisce morbosa la narrazione che alimenta la speculazione sulla gravità del suo stato e sull’eventuale scenario di un pre-conclave.

In un’intervista con ACI Prensa (agenzia in lingua spagnola del gruppo EWTN News), il Vescovo emerito della Diocesi di Terni-Narni-Amelia ha affermato che è “giusto essere preoccupati” per la salute del Santo Padre, il quale, a 88 anni, soffre di una polmonite bilaterale ed è ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma dal 14 febbraio.

Tuttavia, ha precisato che questa preoccupazione “deve rimanere entro certi limiti”, esprimendo rammarico per il “clima morboso” generato da molte speculazioni sulla salute del Papa.

“La situazione è senza dubbio delicata e il Papa non si è risparmiato negli sforzi, purtroppo, da un certo punto di vista”, ha dichiarato Mons. Paglia, sottolineando però che il Pontefice “si sta riprendendo e tornerà in Vaticano tra alcune settimane”.

Nel pomeriggio di mercoledì, il Vaticano ha riferito di un “lieve miglioramento” nella salute di Papa Francesco. Sebbene il suo “quadro clinico sia complesso” e le sue condizioni “rimangano stazionarie”, le analisi del sangue hanno mostrato un leggero miglioramento, soprattutto nei livelli di infiammazione.

Sempre mercoledì pomeriggio, il Santo Padre ha ricevuto nel suo appartamento al decimo piano del “l’ospedale dei Papi” la Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che ha dichiarato di averlo trovato “vigile e reattivo”, senza perdere il suo senso dell’umorismo. Questa mattina, il Pontefice è riuscito ad alzarsi e ha fatto colazione seduto in poltrona.

Mons. Paglia ha inoltre assicurato di continuare a pregare “affinché il Papa possa riprendere presto il suo lavoro, che in un tempo come questo è più che prezioso. Direi quasi indispensabile, data la complessità della situazione mondiale e l’assenza di visioni positive”, ha sottolineato.

“Se oggi ci sono alcuni spiragli di pace, è ancora più importante che il Papa li sostenga e richiami tutti alla giustizia, all’uguaglianza e al dialogo”, ha affermato Mons. Paglia, facendo riferimento alla guerra in Ucraina e alla situazione in Terra Santa.

Il presule ha infine evidenziato che questi conflitti “sono estremamente fragili” e richiedono un impegno congiunto di molte altre parti per sostenere una pace duratura.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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