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Tag: Opus Dei

Papa Leone XIV ha incontrato Mons. Ocáriz e hanno parlato brevemente della revisione degli statuti dell’Opus Dei

Leone XIV a colloquio con Mons. Ocariz | Vatican Media
Leone XIV a colloquio con Mons. Ocariz | Vatican Media

Mercoledì 14 maggio, Papa Leone XIV ha discusso brevemente della revisione degli statuti dell’Opus Dei con il prelato dell’apostolato personale, Monsignor Fernando Ocáriz. Tale revisione era stata rinviata a seguito della morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile, appena due giorni prima della convocazione del congresso generale dell’Opus Dei, durante il quale si sarebbero dovute formulare le proposte di modifica da sottoporre all’approvazione della Santa Sede.

Secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa dell’Opus Dei a Roma, l’incontro del 14 maggio è stato “un breve incontro in cui il Papa ha espresso la sua vicinanza e affetto”.

“In un clima familiare di fiducia, Leone XIV ha impartito la sua benedizione paterna al prelato e al vicario ausiliare” e, al termine dell’udienza, ha fatto riferimento “alle feste mariane celebrate nel giorno della sua elezione”, si legge nel comunicato.

All’incontro ha partecipato anche il vicario ausiliare, Monsignor Mariano Fazio. Tra i temi affrontati, vi è stata appunto la revisione degli statuti, rimandata dopo la morte del Papa emerito.

“Tra altri argomenti, il Santo Padre ha chiesto informazioni sullo stato attuale dello studio degli statuti della prelatura e ha ascoltato con grande interesse le spiegazioni che gli sono state fornite”, ha riportato l’ufficio stampa.

L’Opus Dei aveva previsto di rivedere i propri statuti per adattarli al motu proprio Ad Charisma Tuendum di Papa Francesco. Tale documento, infatti, stabiliva il passaggio dell’Opus Dei sotto la competenza del Dicastero per il Clero (anziché sotto quello dei Vescovi) e disponeva che il prelato non fosse più ordinato vescovo, come era consuetudine.

Papa Francesco aveva inoltre chiesto all’Opus Dei di adeguare formalmente i propri statuti a questa nuova configurazione, attraverso un processo da completare nel congresso generale. Le proposte di modifica sarebbero poi state sottoposte alla Santa Sede per l’approvazione.

Tuttavia, a causa delle circostanze straordinarie, il congresso generale ha finito per concentrarsi esclusivamente sull’elezione del nuovo consiglio generale e dell’organo centrale consultivo, incarichi che vengono rinnovati ogni otto anni.

Articolo pubblicato originariamente da ACI Prensa, partner in lingua spagnola di ewtn.it. Traduzione e adattamento a cura della redazione di ewtn.it.

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