Sono già in fase di ultimazione i preparativi per il conclave, che inizierà il prossimo mercoledì 7 maggio.
Uno degli elementi più caratteristici è il tradizionale comignolo della Cappella Sistina, installato questa mattina dai vigili del fuoco vaticani e su cui si concentreranno gli sguardi del mondo intero nei prossimi giorni.
Da esso uscirà la tanto attesa “fumata” bianca, il segnale che annuncerà l’elezione del nuovo Papa.
Una volta confermato che un candidato ha raggiunto i due terzi necessari — almeno 89 voti in questa occasione — gli viene chiesto se accetta di essere il successore di San Pietro.
Dopo la sua accettazione, le schede, che fino a quel momento sono custodite in un’urna, vengono bruciate in una delle stufe installate nella Cappella Sistina, mentre il nuovo Pontefice si ritira nella sagrestia per prepararsi a salutare per la prima volta i cattolici di tutto il mondo.
Oltre al caratteristico fumo bianco, anche le sei campane della Basilica di San Pietro cominceranno a suonare all’unisono per annunciare l’elezione.
La prima volta che fu utilizzato il fumo bianco come segnale dell’elezione di un Papa risale al 1914. All’epoca si usava paglia umida per alterare il colore del fumo.
Attualmente si utilizzano prodotti chimici per rendere più chiaro il colore bianco o nero — quest’ultimo indica che non è stato raggiunto l’accordo.
Durante il conclave si svolgono quattro votazioni al giorno: due al mattino e due al pomeriggio. Tuttavia, si producono solo due fumate al giorno: una al termine della sessione mattutina e l’altra al termine di quella pomeridiana.
Le schede vengono bruciate in una stufa installata esclusivamente durante i giorni del conclave, poiché normalmente è custodita presso l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.
È presente anche una seconda stufa, nella quale si aggiungono i fumogeni che producono il fumo bianco o nero. Entrambe condividono lo stesso comignolo, installato questo venerdì.
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.