Nel tempo liturgico della Settimana Santa, la domanda sulla data esatta della morte di Gesù Cristo suscita sempre interesse. Un noto apologeta cattolico, Jimmy Akin, offre un’analisi dettagliata per risalire con accuratezza al giorno della Crocifissione.
7 indizi per determinare la data esatta della morte di Gesù
La vita di Gesù Cristo, Verbo Incarnato e nostro Salvatore, è attestata da numerose fonti storiche, in particolare dai Vangeli canonici, che costituiscono la testimonianza principale della sua vita e dottrina. Sulla base di questi testi e di altre fonti storiche, è possibile individuare con notevole precisione la data della morte di Gesù. L’apologeta cattolico Jimmy Akin ha raccolto sette elementi fondamentali che aiutano a risalire a questo momento centrale della fede cristiana.
1. Il sommo sacerdozio di Caifa
I Vangeli indicano chiaramente che Gesù fu crocifisso per iniziativa del sommo sacerdote Caifa. Fonti storiche esterne confermano che Caifa ricoprì il ruolo di sommo sacerdote tra il 18 e il 36 d.C., restringendo così l’arco temporale della morte di Cristo a questo periodo.
2. Il governatorato di Ponzio Pilato
Tutti e quattro i Vangeli concordano sul fatto che Gesù fu condannato alla crocifissione da Ponzio Pilato. Egli governò la Giudea dal 26 al 36 d.C., restringendo ulteriormente l’intervallo temporale a un decennio.
3. Dopo il quindicesimo anno di Tiberio Cesare
Secondo il Vangelo di San Luca, Giovanni Battista iniziò il suo ministero nel quindicesimo anno dell’imperatore Tiberio, ovvero nel 29 d.C. Poiché il ministero pubblico di Gesù cominciò subito dopo, la sua morte deve essersi verificata tra il 29 e il 36 d.C.
4. La crocifissione avvenne di venerdì
I Vangeli affermano all’unanimità che Gesù fu crocifisso il giorno prima del sabato, ovvero un venerdì, noto anche come il “giorno della preparazione”. Questa precisazione elimina sei giorni della settimana come possibili date.
5. Un venerdì durante la Pasqua ebraica
I Vangeli concordano anche sul fatto che la crocifissione avvenne in occasione della festa della Pasqua. Secondo il Vangelo di San Giovanni, la cena pasquale doveva ancora essere consumata la mattina del Venerdì Santo, il che indica che la Pasqua cadeva quella sera. Tra il 29 e il 36 d.C., solo due venerdì corrispondono a questa descrizione: il 7 aprile del 30 d.C. e il 3 aprile del 33 d.C.
6. Le tre Pasque nel Vangelo di Giovanni
Nel Vangelo di Giovanni si menzionano tre distinte celebrazioni della Pasqua durante il ministero di Gesù (Gv 2,13; 6,4; 11,55), indicando una durata minima del suo ministero di oltre due anni. Questo esclude la data del 30 d.C., in quanto non vi sarebbe tempo sufficiente tra l’inizio del ministero e la crocifissione. Rimane quindi solo una data possibile: il 3 aprile del 33 d.C.
7. La morte alla nona ora
I Vangeli sinottici concordano che Gesù morì verso la “nona ora”, ossia intorno alle 15:00. Combinando tutti gli indizi, Jimmy Akin conclude che il momento esatto della morte di Gesù fu alle ore 15:00 di venerdì 3 aprile dell’anno 33 d.C.