Durante la Messa in occasione del Giubileo dei Diaconi, il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Mons. Rino Fisichella, ha chiesto preghiere per Papa Francesco, che rimane in condizioni critiche dopo aver subito, sabato mattina, una crisi respiratoria asmatica prolungata.
Secondo quanto riferito ieri dal Vaticano, il Pontefice, di 88 anni, ha ricevuto ossigeno ad alto flusso e trasfusioni di sangue a causa di una trombocitopenia associata ad anemia. La prognosi è riservata e il Papa continua a essere sotto stretta sorveglianza medica presso l’Ospedale Gemelli di Roma.
Prima di leggere l’omelia preparata dal Santo Padre, Mons. Fisichella ha sottolineato la vicinanza spirituale del Papa a questo importante momento del Giubileo ed ha esortato i fedeli a intensificare le loro preghiere per la sua guarigione.
“Sono particolarmente lieto di leggere l’omelia che lo stesso Papa Francesco avrebbe voluto comunicare a tutti voi in questa domenica così speciale”, ha dichiarato il prelato.
Ha evidenziato che, nella celebrazione dell’Eucaristia, “dove la comunione raggiunge la sua pienezza, la presenza del Papa si avverte con forza, anche se si trova in un letto d’ospedale”.
“Lo sentiamo presente in mezzo a noi e questo ci spinge a rendere la nostra preghiera ancora più intensa e forte, affinché il Signore lo assista in questo momento di prova e malattia”, ha aggiunto.
La Messa, celebrata nell’ambito del Giubileo dei Diaconi, è stata così caratterizzata da un profondo clima di raccoglimento e solidarietà nei confronti del Pontefice, le cui condizioni di salute restano critiche.
Mons. Fisichella ha presieduto la Messa in sostituzione di Papa Francesco.
23 nuovi diaconi permanenti ordinati
Durante la solenne cerimonia, sono stati ordinati diaconi permanenti 23 uomini provenienti da diverse nazioni: 2 dal Brasile, 6 dalla Colombia, 1 dalla Francia, 3 dall’Italia, 3 dal Messico, 2 dalla Polonia, 3 dalla Spagna e 3 dagli Stati Uniti.

Hanno inoltre partecipato circa 4.000 diaconi permanenti giunti a Roma per prendere parte a questo grande evento del Giubileo della Speranza. L’Italia ha rappresentato la delegazione più numerosa, seguita dagli Stati Uniti con 1.300 diaconi, dalla Francia con 656, dalla Spagna con 350, dal Brasile con 230, dalla Germania con 160 e dal Messico con 150.
Erano presenti anche numerosi gruppi provenienti da Polonia, Colombia, Regno Unito, Canada, così come rappresentanti di paesi come Camerun, Nigeria, India, Indonesia e Australia.
Durante l’Eucaristia, la presenza spirituale di Papa Francesco è stata resa viva attraverso l’omelia che egli stesso aveva preparato, con un messaggio incentrato sulla gratuità del ministero diaconale, fondato sul perdono, il servizio disinteressato e la comunione. L’omelia è stata letta da Mons. Fisichella.
Evitare il ciclo di odio che lacera il mondo
Papa Francesco ha sottolineato che l’annuncio del perdono è un compito essenziale dei diaconi, poiché “è una condizione per ogni convivenza umana”. Ha ricordato che Gesù ci chiama ad amare persino i nostri nemici e che il perdono costruisce un futuro più speranzoso, evitando il ciclo di odio e vendetta che lacera il mondo.
Nel suo messaggio, il Santo Padre ha anche evidenziato il servizio disinteressato come tratto distintivo del diacono ed ha esortato tutti coloro che hanno ricevuto questo ordine sacramentale a “fare il bene” e a donarsi “senza aspettarsi nulla in cambio”.
In questo senso, li ha incoraggiati a “essere scultori e pittori del volto misericordioso del Padre” attraverso il loro servizio quotidiano, avvicinando la Chiesa alle periferie e facendo della carità la più bella liturgia.
Infine, Papa Francesco ha parlato della gratuità come fonte di comunione, ricordando il testimonianza di San Lorenzo, che indicò nei poveri il vero tesoro della Chiesa.
Il diaconato non è una promozione
Il Papa ha sottolineato che la generosità crea legami e rafforza l’unità all’interno della comunità ecclesiale. Ha inoltre spiegato che ricevere il diaconato “non è una promozione, ma una discesa nel servizio”, seguendo l’esempio di Cristo che si è fatto piccolo per servire gli altri”.
Nell’omelia letta da Mons. Fisichella, Papa Francesco ha concluso affidando i diaconi alla Vergine Maria e a San Lorenzo, affinché li aiutino a vivere il loro ministero con umiltà, amore e spirito di comunione.
Tradotto e adattato dalla redazione di ewtn.it. L’originale si trova qui.