La canonizzazione di Carlo Acutis, primo santo millennial devoto all’Eucaristia, è stata annunciata grazie al riconoscimento di un secondo miracolo da parte di Papa Francesco. Appassionato di videogiochi e programmazione, profondamente devoto all’Eucaristia, Carlo sarà il primo santo millennial della Chiesa.
Chi era Carlo Acutis, il primo santo millennial?
1. Nascita e infanzia: Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 a Londra, dove suo padre lavorava. Pochi mesi dopo si trasferì con i genitori, Andrea Acutis e Antonia Salzano, a Milano.
2. La malattia offerta a Dio: Carlo fu diagnosticato con leucemia da adolescente. Prima della sua morte nel 2006, offrì le sue sofferenze per Papa Benedetto XVI e per la Chiesa, dicendo: “Offro tutte le mie sofferenze al Signore per il Papa e per la Chiesa, per non andare in purgatorio ma andare subito in paradiso.”
3. Un amore precoce per Dio: Fin da piccolo, Carlo mostrò un amore straordinario per Dio, anche se i suoi genitori non erano particolarmente religiosi. Sua madre, Antonia, raccontò che prima di Carlo andava a Messa solo per la Prima Comunione, la Cresima e il Matrimonio.
4. Influenza sulla famiglia: Carlo pregava quotidianamente il Rosario e partecipava alla Messa ogni volta che poteva. Il suo amore per l’Eucaristia ispirò una profonda conversione nella madre.
5. Testimonianza che converte: La sua fede ispirò la conversione di molti adulti, tra cui Rajesh Mohur, un collaboratore della famiglia Acutis. Rajesh, nato indù, si convertì al cattolicesimo grazie a Carlo, che gli insegnò a pregare il Rosario e gli parlò della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.
6. Difensore della fede: Carlo era noto per difendere gli insegnamenti della Chiesa, anche quando erano impopolari. Durante una discussione scolastica sull’aborto, Carlo si espresse con passione in difesa della vita dal concepimento.
7. Amico fedele e generoso: Carlo si distingueva per la sua generosità verso i poveri, portando cibo ai senzatetto, e per il suo sostegno ai compagni vittime di bullismo o in difficoltà.
8. Talento tecnologico: Carlo era un appassionato di informatica e imparò da autodidatta i linguaggi di programmazione C e C++. Creò una mostra sui miracoli eucaristici, esposta in migliaia di parrocchie in tutto il mondo.
9. Passione per i videogiochi: Amava Nintendo Game Boy e PlayStation, ma si limitava a giocarci per non più di due ore a settimana, come forma di disciplina spirituale. Tra i suoi interessi c’erano anche Spider-Man e Pokémon.
10. Morte e venerazione: Carlo morì il 12 ottobre 2006 e fu sepolto ad Assisi, città che amava per il suo legame con San Francesco. Il suo corpo riposa in una tomba di vetro, dove può essere venerato dai fedeli.
Papa Francesco ha riconosciuto un secondo miracolo attribuito all’intercessione di Carlo il 23 maggio 2024. Il miracolo riguarda una giovane di 21 anni in Costa Rica, Valeria Valverde, guarita da gravi ferite alla testa dopo un incidente in bicicletta nel 2022. Il primo miracolo che portò alla beatificazione di Carlo fu la guarigione di un bambino brasiliano di 3 anni nel 2013, affetto da una grave malformazione pancreatica.
La data della canonizzazione di Carlo Acutis non è ancora stata annunciata, ma potrebbe avvenire già nell’ottobre 2024 o durante il Giubileo del 2025, che include eventi dedicati ai giovani e agli adolescenti.