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Il Vaticano vicino a una decisione sul caso Marko Rupnik

Padre Marko Rupnik | Credito: Foto per gentile concessione della Diocesi di Roma
Padre Marko Rupnik | Credito: Foto per gentile concessione della Diocesi di Roma

Un recente rapporto indica che il Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) potrebbe essere vicino a prendere una decisione sul caso di Marko Rupnik, l’ex gesuita accusato di abusi spirituali, psicologici e sessuali su diverse religiose sotto la sua direzione spirituale.

Secondo OSV News, è attesa “nel prossimo futuro” una sentenza nel processo canonico contro il sacerdote e artista sloveno. Inoltre, il rapporto afferma che Rupnik sarà giudicato per il reato di abuso spirituale.

Nel novembre 2023, il Cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del DDF, ha dichiarato che un gruppo di lavoro vaticano stava studiando la possibilità di inserire l’abuso spirituale tra i reati del diritto canonico, invece di considerarlo solo un’aggravante di altri crimini.

Le vittime parlano in TV

L’attenzione mediatica sul caso è aumentata dopo che alcune presunte vittime di Rupnik hanno raccontato le loro esperienze nel programma televisivo italiano “Le Iene”, andato in onda il 9 marzo. Durante la trasmissione, la giornalista Roberta Rei ha cercato di avvicinare Rupnik all’aeroporto di Roma per porgli domande sulle accuse, ma il sacerdote non ha risposto.

Mons. Jurij Bizjak, ex vescovo di Koper, ha dichiarato a OSV News nel gennaio 2025 che Rupnik continua a viaggiare a livello internazionale per la sua attività artistica. Secondo un altro recente reportage, il sacerdote risiederebbe attualmente nel Convento di Montefiolo, a circa un’ora da Roma, insieme ad alcuni collaboratori del Centro Aletti, il centro artistico e teologico da lui fondato nella capitale.

L’accettazione nella diocesi di Koper e il processo in Vaticano

Dopo essere stato espulso dalla Compagnia di Gesù per disobbedienza nel luglio 2023, Rupnik è stato accolto come sacerdote nella Diocesi di Koper, in Slovenia. In un comunicato dell’ottobre 2023, la diocesi dichiarava che fino a una condanna formale, Rupnik gode degli stessi diritti e doveri degli altri sacerdoti diocesani.

Per quanto riguarda il procedimento in Vaticano, il Cardinale Fernández ha dichiarato a gennaio che il Dicastero per la Dottrina della Fede aveva completato la raccolta delle informazioni e una prima revisione del caso. Attualmente, il dicastero sta lavorando alla formazione di un tribunale indipendente per il processo penale canonico.

L’agenzia CNA, partner di EWTN News, ha tentato di contattare i funzionari del DDF per ulteriori dettagli, ma al momento della pubblicazione dell’articolo non ha ricevuto risposta.

Le indagini vaticane e la sospensione della prescrizione

Nell’ottobre 2024, un anno dopo che Papa Francesco ha sospeso la prescrizione per consentire al Vaticano di indagare e processare Rupnik, una fonte interna al Dicastero per la Dottrina della Fede ha dichiarato a CNA che si stavano valutando le procedure processuali da adottare e il meccanismo attraverso cui amministrare la giustizia.

Rupnik, noto a livello internazionale per le sue opere artistiche religiose, è accusato di aver abusato di donne adulte sotto la sua direzione spirituale quando era a capo di una comunità religiosa fondata alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90.

Le prime accuse pubbliche sono emerse sui media nel dicembre 2022, ma le autorità ecclesiastiche e i superiori di Rupnik erano a conoscenza dei fatti già da diversi anni.

L’evoluzione del caso è ora nelle mani del Vaticano, che dovrà decidere il futuro dell’ex gesuita alla luce delle nuove accuse e delle testimonianze raccolte.

Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.

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