“Tutti furono colmati di Spirito Santo”, su questo passo degli Atti degli Apostoli il Papa oggi ha riflettuto nella catechesi dell’udienza generale. Siamo alla Pentecoste, alla missione universale della Chiesa “segno di una nuova unità tra tutti i popoli”.
Il lavoro dello Spirito per l’ unità e, spiega il Papa, “Lo Spirito Santo non opera l’unità della Chiesa dall’esterno; non si limita a comandare di essere uniti. È Lui stesso il “vincolo di unità”.
Come sempre, concludiamo con un pensiero che ci aiuta a passare dall’insieme della Chiesa a ciascuno di noi. L’unità della Chiesa è l’unità tra persone e non si realizza a tavolino, ma nella vita”. E lo Spirito spinge alla “espansione” perché la Chiesa ” possa accogliere un numero sempre maggiore di persone e di popoli”.
Certo non sempre lo Spirito opera come a Pentecoste, spesso fa un lavoro “discreto, rispettoso dei tempi e delle divergenze umane, passando attraverso persone e istituzioni, preghiera e confronto. In maniera, diremmo oggi, sinodale”.
E conclude il Papa: “Tutti vogliamo l’unità, tutti la desideriamo dal profondo del cuore; eppure essa è tanto difficile da ottenere che, anche all’interno del matrimonio e della famiglia, l’unione e la concordia sono tra le cose più difficili da raggiungere e più ancora da mantenere.
Il motivo è che ognuno vuole, sì, che si faccia l’unità, ma intorno al proprio punto di vista, senza pensare che l’altro che gli sta davanti pensa esattamente la stessa cosa circa il “suo” punto di vista. Per questa via, l’unità non fa che allontanarsi. L’unità di Pentecoste, secondo lo Spirito, si realizza quando ci si sforza di mettere al centro Dio, non sé stessi. Anche l’unità dei cristiani si costruisce così: non aspettando che gli altri ci raggiungano là dove noi siamo, ma muovendoci insieme verso Cristo. Chiediamo allo Spirito Santo che ci aiuti ad essere strumenti di unità e di pace”.
Al termine dell’ udienza ancora una volta il Papa chiede la pace, grazie anche alla preghiera del Santo Rosario nel mese di ottobre. A Maria il Papa chiede di aiutare le popolazioni che subiscono la pazzia della guerra, in particolare la martoriate Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar e il Sudan.
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Questo articolo è stato precedentemente pubblicato su acistampa.com