Mentre Santa Sede e Vietnam discutono ancora per lo stabilimento delle piene relazioni diplomatiche, c’è attesa per un viaggio del Papa nel Paese
Papa Francesco aveva detto che lui non sarebbe andato in Vietnam, ma ci sarebbe andato Giovanni XXIV, il suo successore. Il suo successore è ora Leone XIV, eppure l’invito per il Papa per visitare Hanoi è più aperto che mai, e anzi vede non solo i cattolici, ma anche i buddisti del Paese eccitati di poter avere una visita papale.
Ci sono, ovviamente, dei passaggi ancora da fare. Santa Sede e Vietnam hanno compiuto un lungo percorso che ha portato Hanoi ad aprirsi alla Santa Sede, fino ad accettare un rappresentante pontificio residente nel Paese. Manca un solo passo per le piene relazioni diplomatiche. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, era atteso per un primo, storico viaggio nel Paese, che però non ha avuto luogo per via di una crisi politica.
Oggi, con la nomina di Leone XIV, i cattolici in Vietnam hanno ripreso a sperare dell’eventualità di un viaggio papale. Il 17 maggio, un quotidiano cattolico online vietnamita, lanciava l’idea che Leone XIV dovrebbe visitare il Vietnam ed esaudire il desiderio di Papa Francesco.
La visita di Leone nella nazione governata dal comunismo avrebbe un grande significato non solo per la Chiesa vietnamita, ma anche per altri settori come la cultura, la società e la diplomazia, ha aggiunto il rapporto. La sua visita, secondo l quotidiano online vietnamita, sarebbe stata anche una grande fonte di incoraggiamento per i cattolici vietnamiti, aiutandoli a “rafforzare la loro fede e a sperimentare l’unità con la Chiesa universale”.
“Speriamo di tutto cuore che Papa Leone XIV visiti il Vietnam“, ha affermato il quotidiano, aggiungendo che la storica visita porterà un messaggio di pace, solidarietà e amore a tutti i vietnamiti.
Nel luglio 2023, l’ex presidente vietnamita Vo Van Thuong ha esteso a Papa Francesco un invito a visitare il suo Paese durante una visita alla Santa Sede.
Thuong aveva anche firmato un accordo sul regolamento di funzionamento del Rappresentante Residente Pontificio e del suo ufficio in Vietnam. A questo è seguita la visita dell’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, per consolidare ulteriormente i legami con la nazione governata dal comunismo.
Nel dicembre 2023, il Vaticano ha nominato l’Arcivescovo Marek Zalewski rappresentante pontificio residente in Vietnam, segnando un intervallo di 48 anni dall’ultima nomina.
L’attesa non viene solo dai cattolici. UCA News riporta che il quotidiano buddista Phat u Vietnam ha pubblicato una analisi intitolata “Leone XIV e la comunità buddista: una nuova era di dialogo interreligioso”, in cui si esprime speranza per il futuro delle relazioni con il nuovo Papa.
Il quotidiano spiega che sebbene Leone XIV non abbia ancora rivelato le sue opinioni sul buddismo, “il suo background e le sue azioni passate rivelano un atteggiamento aperto verso il dialogo interreligioso“.
Leone XIV, primo missionario agostiniano a diventare papa, ha prestato servizio in Perù per oltre trent’anni, dal 1988 al 2023.
Dal gennaio 2023, è Prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina a Roma.
L’articolo ha sottolineato il periodo trascorso da Leone XIV come missionario in Perù, dove esiste una piccola ma fiorente comunità buddista, e presume che il Papa abbia “familiarità con la diversità culturale e religiosa”.
Un particolare, l’articolo ripescava un articolo del 2024 dell’allora cardinale Robert Francis Prevost, in cui veniva invocata una “relazione reciproca” tra l’umanità e l’ambiente, e si sottolineava che questa visione riflette il principio buddista di “non-danno” (ahimsa) e di “rispetto per la vita”, aprendo la strada a progetti congiunti con organizzazioni buddiste.
Aveva anche sottolineato la necessità di “costruire ponti”, il che indicava la sua “disponibilità a impegnarsi in tali collaborazioni”..
Nel frattempo, in un’intervista al canale mediatico dell’Arcidiocesi di Ho Chi Minh City, padre Peter Nguyen Thanh Tung, professore di storia della Chiesa, ha espresso il suo profondo apprezzamento per Leone a nome della Chiesa in Vietnam.
“Il Papa ha scelto il nome Leone XIV in memoria di Leone XIII, che arrivò in un momento in cui il mondo si trovava ad affrontare problemi sociali”, ha detto Tung, aggiungendo che “Papa Leone XIII difese i lavoratori in un contesto sociale in cui il capitalismo li sfruttava”. Tung ha quindi rimarcato che “Papa Leone XIV desidera proseguire il cammino di una Chiesa aperta, una Chiesa che protegge e difende i poveri e i deboli, i lavoratori e sostiene la dignità umana”.
Questo articolo è stato pubblicato su ACI Stampa e ripreso dal team di EWTN Italia