Durante la Terza Conferenza Internazionale di Bioetica, tenutasi a Roma presso l’Istituto Patristico Augustinianum, il Cardinale Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht, ha rilasciato un’intervista ad Andreas Thonhauser, Direttore Responsabile di EWTN Italia. Il porporato ha condiviso la sua visione sulla dignità della vita, il valore della famiglia nella Chiesa e il ruolo essenziale della preghiera e della ragione nella cultura contemporanea. Un contributo lucido e profondo in un tempo che chiede alle famiglie cattoliche nuove radici e certezze.
Dove la famiglia incontra la verità morale: intervista al Cardinale Willem Jacobus Eijk
Andreas Thonhauser: Eminenza, il Giubileo delle Famiglie si sta svolgendo proprio ora qui a Roma. Molte famiglie verranno nella città eterna per il loro pellegrinaggio, attraversando le Porte Sante, durante questo Anno Santo. Qual è il suo consiglio per una famiglia oggi? Come possono rimanere unite le famiglie? Come è possibile condurre una buona vita familiare?
Card. Willem Jacobus Eijk: È davvero importante coltivare la vita familiare. Molti membri della famiglia vivono come individui con le proprie reti sociali. Penso che sia fondamentale, per esempio, condividere i pasti, perché durante i pasti i genitori parlano con i figli e possono offrire degli insegnamenti. Una grande parte dell’educazione si svolge proprio durante i pasti. Quando le persone non mangiano più insieme in famiglia, si perdono questi momenti importanti.
Credo anche che la preghiera comune sia molto importante per la famiglia. Pregare insieme, prima e dopo i pasti, all’inizio e alla fine della giornata, come facevamo in passato, aiuta i bambini a sviluppare un rapporto personale con Cristo, che offre loro una formazione cristiana solida. In questo modo, si dà loro una base stabile per la vita futura. Pregare con i propri figli, anche durante l’adolescenza, è fondamentale perché in quel periodo molti scelgono la religione o la filosofia di vita che li accompagnerà per sempre. Dobbiamo quindi essere presenti con la trasmissione della fede.
Quale ruolo svolge la famiglia per la Chiesa?
Card. Willem Jacobus Eijk: Penso che la famiglia abbia un ruolo molto importante, perché i primi insegnanti della religione non sono i sacerdoti o gli insegnanti a scuola, ma i genitori. Quando i genitori sono fedeli e frequentano la Chiesa, portano con sé i loro bambini piccoli. Anche se i bambini non comprendono ancora tutto ciò che accade in Chiesa, percepiscono la sacralità dell’ambiente, vedono tutti pregare, vedono i loro genitori pregare, e questo è un esempio prezioso che dobbiamo trasmettere ai nostri figli.
Per questo, durante i corsi prematrimoniali, dobbiamo insegnare alle giovani coppie come pregare, affinché possano poi trasmettere questo insegnamento ai loro figli. È molto importante che i genitori parlino di fede con i loro figli e che pregano insieme a loro, perché in questo modo li aiuteranno a diventare veri seguaci di Cristo.
Eminenza, la ringrazio di cuore per il tempo che ci ha dedicato.
Card. Willem Jacobus Eijk: Grazie a voi e Dio vi benedica.