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La bellissima preghiera di Papa Francesco all’Immacolata in Piazza di Spagna

Papa Francesco mentre omaggia l'Immacolata Concezione. Credit: Vatican Media
Papa Francesco mentre omaggia l'Immacolata Concezione. Credit: Vatican Media

Come da tradizione ogni 8 dicembre, in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione, Papa Francesco ha presieduto l’omaggio alla Madre di Dio in Piazza di Spagna a Roma.

Dopo essere uscito da Casa Santa Marta, il Santo Padre si è recato, secondo quanto riferisce la Sala Stampa della Santa Sede, alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha pregato davanti all’immagine della Salus Populi Romani (Protrettrice del Popolo Romano), l’icona davanti alla quale si raccoglie in preghiera prima e dopo i suoi viaggi internazionali. Al termine della preghiera, Papa Francesco si è diretto verso Piazza di Spagna per l’atto di venerazione all’Immacolata, dove è arrivato intorno alle 15:45 e dove era già presente una folla numerosa, tra cui il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il nuovo Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale della Diocesi di Roma.

Alla presenza del Papa, il coro e i fedeli presenti hanno intonato le litanie alla Vergine Maria. Successivamente, il Santo Padre ha recitato la seguente preghiera:

Vergine Immacolata, 
Madre, Madre Immacolata, 
oggi è la tua festa e noi ci stringiamo intorno a te.  
I fiori che ti offriamo vogliono esprimere  
il nostro amore e la nostra gratitudine; 
ma tu vedi e gradisci soprattutto quei fiori nascosti 
che sono le preghiere, i sospiri, anche le lacrime,  
specialmente le lacrime dei piccoli e dei poveri. 
Guardali, Madre, guardali. 
Madre nostra, Roma si prepara a un nuovo Giubileo, 
che sarà un messaggio di speranza per l’umanità 
provata dalle crisi e dalle guerre. 
Per questo in città dappertutto ci sono cantieri:  
questo – tu lo sai – provoca non pochi disagi,
eppure è segno che Roma è viva, 
che Roma si rinnova, che Roma cerca di adattarsi alle esigenze, 
per essere più accogliente e più funzionale. 
Ma il tuo sguardo di Madre vede oltre. 
E mi sembra di sentire la tua voce 
che con saggezza ci dice: “Figli miei, 
vanno bene questi lavori, ma state attenti:  
non dimenticate i cantieri dell’anima! 
Il vero Giubileo è dentro: 
dentro, dentro i vostri cuori – tu dici -, 
dentro le relazioni famigliari e sociali. 
È dentro che bisogna lavorare per preparare 
la strada al Signore che viene”. 
Ed è una buona opportunità  
per fare una buona Confessione  
e chiedere il perdono di tutti i peccati.  
Dio perdona tutto, Dio perdona sempre, sempre. 
Madre Immacolata, ti ringraziamo! 
Questa tua raccomandazione ci fa bene,  
ne abbiamo tanto bisogno, perché, senza volerlo,  
rischiamo di essere presi totalmente 
dall’organizzazione, dalle cose da fare, 
e allora la grazia dell’Anno Santo,  
che è tempo di rinascita spirituale, 
che è tempo di perdono e di liberazione sociale, 
questa grazia giubilare può non venire bene,  
essere un po’ soffocata. 
Ma qui il Sindaco prepara tutte le cose perché in questa commemorazione, in questo Anno Santo,  siano buone. Preghiamo per il Sindaco che ha tanto lavoro. 
Sicuramente, Maria, tu fosti presente  
nella sinagoga di Nazaret, 
quel giorno in cui Gesù per la prima volta 
predicò alla gente del suo paese. 
Lesse dal rotolo del profeta Isaia: 
«Lo Spirito del Signore è sopra di me; 
per questo mi ha consacrato con l’unzione 
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, 
a proclamare ai prigionieri la liberazione 
e ai ciechi la vista; 
a rimettere in libertà gli oppressi, 
a proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19). 
Poi si sedette e disse: «Oggi si è compiuta
questa Scrittura che voi avete ascoltato» (v. 21). 
E Tu, Madre, Tu eri lì, in mezzo alla gente stupita. 
Eri fiera di Lui, del Figlio tuo, 
e nello stesso tempo presagivi il dramma 
della chiusura e dell’invidia, che genera violenza. 
Questo dramma tu l’hai attraversato 
e sempre lo attraversi, col tuo cuore immacolato  
ricolmo dell’amore del Cuore di Gesù. 
Madre, liberaci dall’invidia: 
che siamo fratelli tutti, che ci vogliamo bene. 
Niente invidia. L’invidia, quel vizio giallo,  
brutto, che rovina da dentro. 
E anche oggi, Madre, ci ripeti:  
“Ascoltate Gesù, ascoltate Lui! 
Ascoltatelo, e fate quello che vi dice” (cfr Gv 2,5). 
Grazie, Madre Santa! Grazie perché ancora, 
in questo tempo povero di speranza, 
ci doni Gesù, nostra Speranza. 
Grazie Madre. 

Il video della preghiera di Papa Francesco all’Immacolata

Papa Francesco e la Crocifissione Bianca di Chagall

L’Ufficio Stampa del Vaticano ha comunicato che, dopo l’atto di venerazione e la preghiera rivolta all’Immacolata in Piazza di Spagna, il Santo Padre si è recato nel pomeriggio al Palazzo Cipolla, in Via del Corso, per visitare La Crocifissione Bianca, opera di [Marc] Chagall particolarmente amata da Papa Francesco.

Papa Francesco osserva la Crocifissione Bianca di Marc Chagall. Credito: Vatican Media.

“L’opera dell’artista bielorusso, esposta per la prima volta in Italia, è stata portata eccezionalmente per celebrare l’Anno Santo ordinario e sarà visitabile fino al 27 gennaio 2025. L’ingresso sarà gratuito e aperto al pubblico tutti i giorni, dalle 10:00 alle 20:00”, si legge sul sito ufficiale del Giubileo 2025.

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