Re Carlo III e la regina Camilla hanno deciso di rinviare la loro visita ufficiale in Vaticano, inizialmente prevista per l’8 aprile, su consiglio dei medici di Papa Francesco, che raccomandano per il Santo Padre un periodo prolungato di riposo e convalescenza.
L’annuncio è stato diffuso il 26 marzo da Buckingham Palace:
“La visita ufficiale del re e della regina presso la Santa Sede è stata rinviata di comune accordo, in quanto i medici hanno consigliato che Papa Francesco trarrebbe beneficio da un ulteriore periodo di riposo e recupero” – si legge in un post su X del profilo ufficiale della famiglia reale britannica.
La famiglia reale ha inoltre espresso i propri auguri per la pronta guarigione del Pontefice:
“Le Loro Maestà inviano al Papa i migliori auguri per la sua convalescenza e attendono con impazienza di poterlo visitare in Vaticano una volta ristabilito.”
Papa Francesco, 88 anni, era stato ricoverato al Policlinico Gemelli il 14 febbraio per accertamenti e cure legate a una bronchite. Dopo 38 giorni, il Pontefice è stato dimesso e ha fatto la sua prima apparizione pubblica la scorsa domenica.
La visita dei sovrani britannici sarebbe dovuta servire a rafforzare i rapporti ecumenici tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa d’Inghilterra, come specificato nel comunicato stampa del Palazzo Reale. Il programma includeva anche una celebrazione ecumenica nella Cappella Sistina, incentrata sul tema della cura del Creato.
Re Carlo avrebbe inoltre visitato la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, legata storicamente ai re d’Inghilterra fino alla Riforma. Il sovrano avrebbe dovuto incontrare anche i seminaristi britannici a Roma, mentre la regina Camilla aveva in agenda un incontro con alcune religiose cattoliche dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali, attive nella promozione dell’educazione femminile, della salute e nella lotta alla tratta di esseri umani.
Secondo quanto confermato, gli altri impegni della visita di Stato in Italia ad aprile saranno comunque rispettati.
Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.