Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury e massimo leader della Comunione Anglicana, ha annunciato martedì le sue dimissioni a causa della gestione di un caso di abuso di alto profilo.
L’Arcivescovo di Canterbury, un incarico con profonde radici cattoliche, è considerato il “primo tra pari” tra gli anglicani di tutto il mondo e ha l’importante ruolo di ungere il nuovo monarca britannico durante l’incoronazione. Negli ultimi anni, Papa Francesco ha compiuto vari gesti ecumenici verso la Chiesa anglicana, come il viaggio in Sud Sudan nel 2023 insieme a Welby e a un leader protestante scozzese, e consentendo a Welby di celebrare una liturgia anglicana nel gennaio di quest’anno nella Basilica di San Bartolomeo a Roma, nell’ambito della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Ecco cosa bisogna sapere sulla Chiesa d’Inghilterra, sull’Arcivescovo di Canterbury e sull’anglicanesimo.
Che cos’è la Chiesa d’Inghilterra?
In breve, la Chiesa d’Inghilterra è la chiesa ufficiale del Regno Unito, e il monarca britannico ne è il capo supremo. Il titolo ufficiale del re Carlo III è “Difensore della Fede e Governatore Supremo della Chiesa d’Inghilterra”. Dal XVI secolo, ogni nuovo monarca ha prestato giuramento di difendere la religione protestante.
Dal Sinodo di Whitby nel 664, la Chiesa d’Inghilterra è divisa in due province, Canterbury e York, ciascuna con un proprio arcivescovo, oltre a numerose diocesi, ciascuna con il proprio vescovo. La sede di Canterbury è attualmente vacante dopo le dimissioni di Welby, mentre l’attuale Arcivescovo di York, la cui cattedrale è York Minster, è Stephen Cottrell.
Come per tutte le confessioni protestanti, i fedeli della Chiesa d’Inghilterra attribuiscono un’importanza centrale alla Bibbia, pur esistendo vari stili di culto all’interno della Chiesa e dell’anglicanesimo in generale. Il Book of Common Prayer (1662), ancora in uso oggi, codificò le pratiche liturgiche e dottrinali della chiesa riformata, sostituendo quelle cattoliche. Questo testo rimane “una caratteristica permanente del culto anglicano e una fonte fondamentale per la sua dottrina”, come riportato sul sito web della Chiesa anglicana.
Come è nata la Chiesa d’Inghilterra?
Nel contesto caotico della Riforma protestante, la Chiesa d’Inghilterra si separò dalla Chiesa Cattolica sotto il regno di Enrico VIII. Nel 1527, Enrico, desiderando un erede maschio, cercò di ottenere l’annullamento del matrimonio con Caterina d’Aragona, ma il Papa si rifiutò di concederlo. Successivamente, il Parlamento approvò leggi che abolirono l’autorità papale, dichiarando il re Enrico capo della Chiesa d’Inghilterra.
Questo portò a una brutale persecuzione dei cattolici. San Tommaso Moro e San Giovanni Fisher furono martirizzati per la loro opposizione al piano di Enrico. Durante la Riforma, molti monasteri furono distrutti e le chiese cattoliche confiscate, inclusa l’Abbazia di Westminster. Martiri come Santa Margherita Clitherow, schiacciata a morte contro rocce nel 1586, sono esempi della resistenza cattolica.
Dopo la Guerra Civile Inglese (1642-1651) e la Rivoluzione Gloriosa (1688), la posizione costituzionale della Chiesa d’Inghilterra fu stabilita nel 1689. Da allora, la Chiesa ha mantenuto “un rango di privilegi legali e responsabilità”, concedendo però sempre maggiori diritti religiosi e civili a cristiani di altre confessioni, a persone di altre religioni e a chi non professa alcuna fede. La piena restaurazione dello status legale del cattolicesimo in Gran Bretagna avvenne solo nel XIX secolo.
Perché Canterbury è così importante?
Sant’Agostino di Canterbury, celebrato dalla Chiesa Cattolica il 27 maggio, fondò la sede di Canterbury verso la fine del VI secolo. Predicò la fede cattolica agli anglosassoni pagani del Paese, sotto la guida di Papa Gregorio I (San Gregorio Magno).
Agostino, nato probabilmente a Roma in una famiglia nobile, si unì all’ordine benedettino, fondato dal futuro Papa Gregorio. Nel 597, insieme a circa 40 monaci, raggiunse l’Inghilterra per evangelizzare, ottenendo il permesso del re pagano Etelberto di Kent, che successivamente si convertì al cristianesimo.
Agostino fu consacrato vescovo e, nella notte di Natale del 597, oltre 10.000 persone ricevettero il battesimo. Morì nel 604, e Canterbury rimase la sede del cattolicesimo inglese per quasi 1.000 anni, fino alla Riforma.
Che cos’è la Comunione Anglicana?
Fondata nel 1867, la Comunione Anglicana è una federazione di chiese di tutto il mondo che riconoscono l’Arcivescovo di Canterbury come “primo tra pari”. Non ha però un’autorità centrale come il Papa nella Chiesa Cattolica.
La Comunione Anglicana include 42 chiese nazionali autonome, ma interconnesse, che condividono tradizioni e storia con la Chiesa d’Inghilterra. Tra queste vi è la Chiesa Episcopale degli Stati Uniti, che si separò dalla Chiesa d’Inghilterra dopo la Rivoluzione Americana.
Le decisioni sono prese tramite sinodi, riunioni regolari che si svolgono a livello diocesano, provinciale e globale, come la Conferenza di Lambeth, che si tiene ogni dieci anni. La Comunione Anglicana, con circa 110 milioni di membri, è la terza più grande comunità cristiana al mondo dopo la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa.
Negli ultimi anni, la Comunione Anglicana è stata segnata da tensioni interne su questioni LGBT, in particolare dal 2003, quando la Chiesa Episcopale statunitense ordinò come vescovo Gene Robinson, un uomo apertamente gay. Queste decisioni hanno suscitato critiche, specialmente dalle comunità anglicane in Africa.