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1.000 Anni della Cattedrale di Chartres, la “Bibbia di Pietra e Vetro”

1.000 Anni della Cattedrale di Chartres, la “Bibbia di Pietra e Vetro”

La Cattedrale di Notre-Dame di Chartres, uno dei simboli cristiani più importanti della Francia medievale, celebra quest’anno il suo primo millennio di storia. Questo santuario dedicato alla Vergine Maria, di fama quasi pari a Notre-Dame di Parigi, sarà il cuore di una serie di celebrazioni religiose e culturali che si protrarranno fino al 15 agosto 2025. Con un programma ricco di eventi giubilari, la cattedrale vuole offrire a pellegrini e visitatori un’autentica esperienza di fede cristiana, trasformando Chartres in un simbolo eterno di spiritualità e arte.

La Cripta: Un Viaggio Spirituale dalla Penombra alla Luce

La Cattedrale di Chartres si distingue non solo per la sua struttura monumentale, ma anche per la sua cripta, la più lunga di Francia e una delle più estese al mondo, con i suoi 219 metri di lunghezza. Questa “Cattedrale Inferiore”, come viene chiamata, ospita sette cappelle lungo le sue gallerie parallele, un autentico capolavoro che invita alla meditazione e al raccoglimento. Secondo il P. Emmanuel Blondeau, rettore della cattedrale, “Conosco pochi luoghi al mondo dove, da mille anni, si fa la stessa cosa: dare gloria a Dio e onorare la Vergine Maria.” La cripta, spiega il sacerdote, è una “Bibbia fatta di pietra e vetro”, un messaggio eterno che spetta a noi “far parlare”.

La facciata della Cattedrale di Notre Dame de Chartres in Francia. (Foto: per gentile concessione)

Costruita nel 1024, la cripta rappresenta una delle parti più antiche della cattedrale, che fu eretta per custodire la preziosa reliquia del velo della Vergine Maria, un dono di Carlo il Calvo nel IX secolo. Fu il vescovo Fulberto di Chartres, determinato a ricostruire il luogo sacro dopo l’incendio che lo distrusse nel 1020, a volere un edificio di dimensioni grandiose. “Vogliamo riportare alla luce il significato originario delle cappelle, dalla cripta alla cattedrale superiore, in modo che i visitatori diventino pellegrini”, ha spiegato il P. Blondeau.

Un Millennio di Storia e Arte per la Gloria di Dio

La costruzione della cattedrale vera e propria, completata nei secoli XII e XIII, ha attraversato secoli di sfide, dalla guerra agli incendi, arrivando a essere uno dei capolavori del gotico europeo. La cattedrale è alta 113 metri e adornata con circa 4.000 sculture e 2.600 metri quadrati di vetrate colorate che illuminano gli interni con colori straordinari. Questa combinazione di elementi fece esclamare al celebre architetto del XIX secolo, Eugène Viollet-le-Duc: “Non esiste cattedrale dopo Chartres!” Durante una visita nel 1835, pochi anni prima di intraprendere la restaurazione della cattedrale di Notre-Dame di Parigi, Viollet-le-Duc scrisse: “Qui ho realmente percepito l’essenza dell’architettura; era come se tutti i miei sogni d’infanzia si fossero realizzati.”

Oggi, la cattedrale di Chartres è un patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e rappresenta la cattedrale gotica meglio conservata della Francia, esempio perfetto di come l’arte gotica abbia saputo comunicare spiritualità e innovazione architettonica al mondo. La bellezza di Chartres risiede anche nel suo messaggio eterno: un pellegrinaggio spirituale che invita alla scoperta del sacro attraverso l’arte.

Un Giubileo per Trasformare i Visitatori in Pellegrini

Il Giubileo iniziato l’8 settembre, giorno della Natività della Vergine Maria, segna l’avvio di un “cammino pastorale” che, secondo il P. Blondeau, si propone di trasformare ogni visita in un’esperienza di fede. “Non si tratta solo di accogliere i visitatori, ma di proporre loro un incontro con il mistero di Dio.” In questo contesto, la diocesi ha promosso un ampio progetto di restauro, che include una nuova illuminazione e l’aggiunta di arredi liturgici progettati dall’artista Augustin Frison-Roche. “Il nostro obiettivo è che, dopo la visita, ogni persona possa attraversare la porta del pellegrino, simbolo di conversione e viaggio interiore, e lasciare alle spalle il peccato per scegliere Cristo,” ha spiegato il rettore.

Scultura monumentale all’interno della cattedrale dedicata alla Vergine Maria. (Foto: per gentile concessione)

Con l’approvazione di Papa Francesco, il vescovo di Chartres, Monsignor Philippe Christory, ha concesso l’indulgenza plenaria a chi completerà il percorso giubilare, concludendo con il sacramento della riconciliazione. Questa indulgencia rappresenta un gesto di misericordia e di apertura verso chi cerca una profonda riconciliazione con Dio. Per P. Blondeau, il Giubileo è un’occasione speciale per “offrire una forte esperienza di fede a coloro che sono in cerca di significato e scopo”.

Un’Attrazione Spirituale che Richiama le Nuove Generazioni

La Cattedrale di Chartres attrae ogni anno oltre 1,5 milioni di visitatori, tra cui moltissimi giovani. La famosa peregrinazione annuale da Parigi a Chartres, ispirata dallo scrittore Charles Péguy, continua a essere un evento di grande richiamo. La cattedrale è anche un potente luogo di conversione, come testimonia P. Blondeau: “Non dobbiamo cercare di capire cosa attragga questi giovani qui; piuttosto, dobbiamo accettarlo come un segno della gratuità di Dio.”

Il rettore racconta storie di giovani e adulti convertiti grazie all’esperienza spirituale vissuta nella cattedrale, come una giovane ragazza che trovò la forza di resistere al bullismo scolastico grazie alle sue visite a Notre-Dame di Chartres, o un uomo non cattolico che, in piena crisi matrimoniale, sperimentò una pace interiore che lo portò alla conversione.

I pellegrini sono accolti dalle guglie in lontananza e dalle impeccabili vetrate una volta entrati nella Cattedrale di Notre-Dame de Chartres in Francia. (Foto: per gentile concessione)

Il calendario giubilare prevede numerosi eventi religiosi e culturali, tra cui un festival della bellezza (22-24 novembre), la processione dell’Immacolata Concezione l’8 dicembre e la consacrazione dei bambini a Notre-Dame il 1° gennaio. “Tutto ciò che è stato investito per valorizzare la bellezza della cattedrale è un segno provvidenziale,” conclude il P. Blondeau, “che ci ricorda che ci attendono altri 1.000 anni di fede e bellezza a Chartres.”

Questo articolo è stato pubblicato sul National Catholic Register e tradotto ed adattato da EWTN Italia.

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