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La storica Cattedra di San Pietro esposta dopo 150 anni

La storica Cattedra di San Pietro esposta dopo 150 anni

Per la prima volta in 150 anni, la storica Cattedra di San Pietro è stata rimossa dal monumentale reliquiario di bronzo progettato da Gian Lorenzo Bernini e posta in mostra per la venerazione dei fedeli. Questa preziosa reliquia, simbolo della missione di Pietro e dei suoi successori, è stata restaurata e ora visibile davanti all’altare principale della Basilica di San Pietro, sopra la tomba dell’apostolo, dove rimarrà fino all’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione.

Le origini della Cattedra di San Pietro risalgono al IX secolo, quando, secondo la tradizione, Carlo il Calvo la donò a Papa Giovanni VIII nell’875. Gli studiosi hanno però scoperto che alcune delle sue parti più antiche risalgono addirittura al VI secolo. Questo trono ligneo è venerato da secoli ed è conosciuto come la Cathedra Sancti Petri, un simbolo unico dell’amore di Dio per la Chiesa.

Il significato spirituale della Cattedra

“La Cattedra è il luogo in cui siede il Papa, e la nostra fede ci dice che nello stesso luogo si sarebbe seduto San Pietro. È il punto di riferimento spirituale della Chiesa,” spiega Padre Dominik Jurczak, OP, decano della Facoltà di Teologia presso l’Angelicum. Egli aggiunge: “Attraverso le parole del Papa, vogliamo ascoltare ancora una volta Cristo stesso e l’insegnamento della Chiesa.”

Il Papa insegna dalla Cattedra per guidare i fedeli, ed è per questo che ogni anno, il 22 febbraio, si celebra la festa della Cathedra Sancti Petri. Questo trono non rappresenta solo un oggetto storico, ma è un simbolo di fede e un segno speciale dell’amore di Dio, che desidera riunire l’intera Chiesa e condurci verso la salvezza.

Un capolavoro artistico e un simbolo di unità

La Cattedra di San Pietro è racchiusa in un reliquiario dorato progettato dal Bernini tra il 1647 e il 1653. Questo monumento è circondato da una vetrata raffigurante una colomba, simbolo dello Spirito Santo, e da statue di quattro Dottori della Chiesa – Agostino, Ambrogio, Giovanni Crisostomo e Atanasio – che simboleggiano l’unità dell’insegnamento cristiano tra Oriente e Occidente.

“Il fatto che sia stata inserita in questo monumento del Bernini documenta una venerazione unica, che nessun’altra cattedra al mondo possiede,” osserva Francesco Buranelli, presidente della Commissione per la tutela dei monumenti della Santa Sede. Egli sottolinea che questa venerazione risale a circa 500 anni e che la Cattedra è stata probabilmente utilizzata come trono papale fino al XVII secolo.

Una reliquia che unisce passato e futuro

Nel 2012, Papa Benedetto XVI ha descritto la Cattedra come “un simbolo della speciale missione di Pietro e dei suoi successori di pascere il gregge di Cristo, mantenendolo unito nella fede e nella carità.” L’ultima esposizione pubblica risale al 1867, in occasione dell’anniversario del martirio di San Pietro. Ora, per volere di Papa Francesco, è stata nuovamente rivelata il 27 ottobre, come simbolo di unità e speranza per un mondo diviso.

“Abbiamo bisogno di simboli forti,” afferma Buranelli. “La Cattedra deve diventare il simbolo di un popolo in cammino, capace di abbattere barriere e promuovere il dialogo e la comunità.”

Con la sua esposizione, la Cattedra non è solo una reliquia storica, ma un messaggio vivente di fede e unità, che invita pellegrini e fedeli a rinnovare la propria relazione con Cristo e con la Chiesa.

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