Tra le storie di conversione più sconvolgenti del XX secolo, quella di Bruno Cornacchiola rappresenta un caso unico: un uomo che voleva uccidere il Papa e che, invece, finì per diventare un testimone appassionato della fede cattolica. Tutto ebbe inizio in una grotta alle Tre Fontane di Roma, nel 1947, quando la Madonna della Divina Rivelazione gli apparve insieme ai suoi figli.
Roma, 12 aprile 1947. Un giorno come tanti alle Tre Fontane, quartiere della capitale. Ma per Bruno Cornacchiola, un comunista e protestante deciso a scrivere un discorso contro la Chiesa cattolica e in particolare contro la Vergine Maria, fu l’inizio di una trasformazione radicale.
Cornacchiola si trovava in quel luogo per mettere a punto il suo intervento, fortemente anticlericale e ostile alla figura della Madonna. Aveva lasciato i suoi figli giocare nei pressi della grotta, quando il silenzio improvviso lo allarmò. Andando a cercarli, si trovò di fronte a qualcosa di inspiegabile. I suoi figli erano inginocchiati, con lo sguardo rivolto verso la grotta, ripetendo: “Bella Signora… Bella Signora”.
Quella visione sconvolse Bruno. Poco dopo, fu lui stesso a vedere la Vergine. La Madonna della Divina Rivelazione, come verrà poi chiamata, gli apparve vestita di bianco, con cintura rosa e mantello verde. Stringeva le Sacre Scritture al cuore e gli rivolse parole di profonda verità:
“Tu mi perseguiti. Ora basta. Rientra nell’ovile santo, corte celeste in terra.”
Così la Madonna definì la Chiesa cattolica: “l’ovile santo”.
A raccontarlo oggi è Suor Maria Rebecca Nazzaro, superiora della Comunità Missionaria della Divina Rivelazione, che custodisce la memoria e il messaggio della grotta:
“Quando parlava era molto deciso ed era molto forte. Ma proprio questa forza nella verità e nella fede ha dato la possibilità a tante persone di rientrare nella Chiesa cattolica.”
La conversione di Bruno Cornacchiola fu totale. Da nemico giurato del cattolicesimo divenne uno dei suoi più coraggiosi difensori. Fondò un gruppo di preghiera, diede centinaia di testimonianze pubbliche e riportò alla fede migliaia di persone. Morì nel 2001, ma il luogo dell’apparizione è rimasto com’era: una grotta semplice, nascosta, ma oggi luogo di miracoli, conversioni e profonda pace interiore.
L’importanza del Santuario della Madonna della Rivelazione continua a crescere. A novembre 2024, Papa Francesco ha nominato don Renato Tarantelli Baccari, ex rettore del santuario, vescovo ausiliare e vicegerente della diocesi di Roma. Un segno della centralità che questo luogo spirituale sta assumendo nella vita della Chiesa romana e universale.
Chi visita oggi le Tre Fontane non trova solo una testimonianza del passato, ma un invito attuale alla conversione e alla riscoperta della fede.
La storia di Bruno Cornacchiola continua ad affascinare, provocare e toccare il cuore di chiunque si avvicini a quella grotta. Un ex persecutore diventato apostolo. Un uomo semplice, toccato dalla Madonna della Divina Rivelazione.