La devozione al Beato Carlo Acutis, giovane testimone della fede ed evangelizzatore nell’era digitale, continua a diffondersi a livello globale. In vista della sua canonizzazione, prevista per il 27 aprile a Roma durante il Giubileo degli Adolescenti, la diocesi di Assisi ha reso noto di aver distribuito oltre 2.500 reliquie in tutto il mondo.
Un segno concreto della fede: le reliquie di Carlo Acutis nel mondo
«Più di 2.500 reliquie del futuro santo sono state distribuite nel mondo», ha confermato Marina Rosati, direttrice dell’Ufficio Comunicazione della Diocesi di Assisi, dove è sepolto Carlo Acutis. La diffusione, ha spiegato Rosati, è «un’espressione tangibile del fervore che ha suscitato questo giovane cattolico», spesso chiamato l’“influencer di Dio” o il “santo millennial”.
La distribuzione avviene secondo modalità ben precise: le reliquie non possono essere richieste da privati cittadini, ma «possono essere domandate soltanto da sacerdoti o religiosi, tramite il proprio vescovo». È il vescovo stesso, ha aggiunto, a dover scrivere una richiesta formale indirizzata a Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi, che è responsabile della gestione delle reliquie.
Nella lettera è necessario motivare la richiesta e «specificare il luogo dove verrà esposta la reliquia», ad esempio «una determinata parrocchia, un ospedale o un luogo che si desidera affidare alla preghiera di Carlo Acutis».
Tracciabilità e custodia: come vengono distribuite le reliquie
Rosati ha sottolineato che la consegna avviene con grande attenzione: «Tutte le reliquie sono registrate con una numerazione progressiva, che ci permette di sapere dove si trovano e a chi sono state concesse». Inoltre, non possono essere spedite per posta: «È necessario ritirarle di persona, qui al Santuario della Spogliazione, o tramite un delegato munito di delega scritta e firmata», ha specificato.
Ha anche chiarito che la famiglia di Carlo Acutis non deve concedere alcun permesso per la distribuzione, poiché «il corpo di Carlo è stato donato formalmente, con atto notarile, alla Chiesa di Assisi, che lo custodisce con zelo».
Non solo la diocesi: anche la Postulazione può distribuirle
Rosati ha precisato che non è solo la diocesi di Assisi a poter gestire la diffusione delle reliquie: «Anche la postulazione della causa è legittimata a distribuirle, seguendo gli stessi criteri della diocesi».
Una devozione che unisce continenti
Le reliquie sono oggi presenti in molti Paesi: «Il Paese che ne ha di più è senza dubbio l’Italia, seguita dalla Polonia, che ne ha anch’essa un gran numero, poi Irlanda e altre nazioni europee. Ma alcune reliquie sono arrivate anche in India, Filippine, Stati Uniti, America Latina e Cina», ha affermato Rosati.
Attenzione alle truffe: inchiesta sulle vendite illegali online
Mons. Sorrentino ha denunciato di recente la presenza di aste illegali su Internet, in cui vengono offerte presunte reliquie di Carlo Acutis, senza alcuna garanzia ufficiale. In un caso specifico, si parlava addirittura di una ciocca di capelli del beato in vendita tramite una casa d’aste.
«Purtroppo su Internet esiste un mercato di reliquie di vari santi, incluso il nostro San Francesco d’Assisi, con tanto di listino prezzi. Una cosa inaccettabile», ha denunciato il vescovo ai media, dopo aver presentato denuncia alla Polizia italiana.
Verso la santità: un modello di fede per i giovani
Carlo Acutis, morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, è diventato noto per la sua profonda devozione all’Eucaristia e per aver realizzato, da solo, un sito web che raccoglie i miracoli eucaristici riconosciuti dalla Chiesa. Con la sua canonizzazione ormai prossima, la Chiesa lo propone come modello di santità contemporanea, vicino ai giovani e capace di parlare il linguaggio della rete con lo spirito del Vangelo.
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Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.