Ogni 9 dicembre, pochi giorni prima di celebrare la Festa di Nostra Signora di Guadalupe, ricordiamo San Giovanni Diego Cuauhtlatoatzin, sui cui vestiti rimase impressa l’immagine della Madre di Dio.
“Amato Juan Diego, “l’aquila che parla”! Insegnaci il cammino che conduce alla Virgen Morena del Tepeyac, affinché Ella ci accolga nell’intimo del suo cuore, giacché Ella è la Madre amorosa e compassionevole che ci conduce fino al vero Dio. Amen.”, esclamò con voce potente Papa San Giovanni Paolo II durante l’omelia della messa di canonizzazione di San Juan Diego, il 31 luglio 2002.
Con queste parole, il Papa chiedeva al veggente di Guadalupe di mostrarci il cammino dell’amore e della pietà verso nostra madre, la Vergine Maria, affinché tutti i fedeli la amino come questo santo l’ha amata: con cuore innocente e puro.
Forse per questo motivo, oggi, come ieri, ogni volta che desideriamo il bene a qualcuno – per esempio a un figlio – dovremmo dirgli: “Che Dio ti renda come Giovanni Diego”.
Giovanni Diego, frutto maturo dell’evangelizzazione dell’America
Secondo la tradizione, San Giovanni Diego nacque nel 1474 a Cuautitlán, allora regno di Texcoco (oggi territorio messicano), una regione abitata da etnie chichimeche. Il suo nome era Cuauhtlatoatzin, che significa “Aquila che parla” o “Colui che grida come un’aquila”.
Essendo già un uomo maturo e con una famiglia alle spalle, Giovanni Diego iniziò a conoscere la religione portata dagli stranieri. Si sentì attratto da essa grazie agli insegnamenti dei francescani arrivati nel territorio messicano nel 1524.
Qualche tempo dopo, egli ricevette il battesimo insieme alla moglie, María Lucía. Si sposarono cristianamente, anche se il loro matrimonio non durò a lungo a causa della morte improvvisa di María Lucía.
La Madre del cielo apparve sul monte
Il 9 dicembre 1531, mentre San Giovanni Diego era in cammino sul monte del Tepeyac, gli apparve la Vergine Maria. La “Signora”, come iniziò a chiamarla, si presentò come “la perfetta sempre Vergine Santa Maria, Madre del vero Dio”. Ella gli chiese di presentarsi al vescovo della capitale, il francescano Giovanni de Zumárraga, per chiedergli in suo nome di costruire una chiesa in quel luogo.
Giovanni Diego accettò di portare la richiesta della Signora al vescovo, ma questi non gli credette e si rifiutò di soddisfare la richiesta. La Vergine, quindi, apparve di nuovo al Santo e gli chiese di insistere. Il giorno successivo, l’indigeno tornò a incontrare il prelato, che, scettico, lo interrogò sulla dottrina cristiana e gli chiese prove del prodigio che raccontava.
Il miracolo dei fiori
Martedì 12 dicembre, la Vergine apparve nuovamente a Giovanni Diego e lo consolò perché era molto triste, invitandolo a salire sulla cima della collina del Tepeyac per raccogliere dei fiori e portarli a lei.
Nonostante il luogo fosse aspro e fosse inverno, San Juan Diego accettò con semplicità la richiesta della Vergine. Quando arrivò sulla cima del monte, trovò un germoglio di fiori molto belli. Li raccolse e li avvolse con cura nella sua “tilma” (nome del mantello tipico con cui si vestivano gli indigeni della regione). La Vergine poi gli chiese di portarli al vescovo.
Di fronte al prelato, il santo lasciò cadere la parte anteriore della sua tilma per far cadere i fiori. Sorprendentemente, mentre i fiori cadevano, sul tessuto apparve un’immagine femminile, con pelle scura e tratti indigeni. Era l’immagine della “Signora”, la Vergine di Guadalupe.
Da quel momento, quel prodigio divenne il cuore spirituale della Chiesa in Messico e una delle maggiori devozioni mariane del mondo. La Vergine di Guadalupe avrebbe cambiato il corso dell’evangelizzazione dei popoli americani e avrebbe sigillato per sempre il legame tra la cultura ispanica e quella dei popoli originari dell’America.
Con l’autorizzazione del vescovo, il tempio consacrato alla Vergine di Guadalupe iniziò a essere costruito sul Tepeyac e San Giovanni Diego divenne il primo custode del santuario. Il santo, da parte sua, costruì una modesta casetta per vivere accanto alla chiesa, pulendo la cappella e accogliendo i pellegrini che visitavano il luogo.
Rimase lì fino alla fine dei suoi giorni, dedicandosi al servizio della “Signora del Cielo”. San Giovanni Diego morì nel 1548.
San Giovanni Paolo II lo beatificò nel 1990 e canonizzò nel 2002. La sua festa si celebra ogni 9 dicembre.
Una sintesi culturale forgiata al calore della Madre
Innumerevoli benedizioni arricchiscono la storia della Vergine di Guadalupe. In quella storia, San Juan Diego occupa un posto centrale, carico di simbolismo: fu un uomo di razza indigena, molto semplice e di cuore puro, un laico come tanti altri, ma con una devozione immensa alla Madre di Dio.
Questa è una storia che invita a contemplare la Madre e a rinnovare lo sforzo evangelizzatore in America e nel resto del mondo. Grazie a Juan Diego, Maria ha regalato a tutti i suoi figli una prova tangibile che Lei è sempre vicina al cuore di tutti i popoli.
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Questo articolo è stato pubblicato da aciprensa.com