Papa Francesco ha creato 21 nuovi cardinali durante il concistoro tenutosi sabato 7 dicembre nella Basilica di San Pietro. Questa storica cerimonia segna un ulteriore passo verso una Chiesa sempre più globale e inclusiva, con una rappresentanza che abbraccia tutti i continenti.
Con queste nomine, il Collegio Cardinalizio raggiunge un totale di 253 membri, di cui 140 elettori e 113 non elettori. Tra i cardinali elettori, che hanno meno di 80 anni e possono partecipare a un futuro conclave, 110 sono stati nominati da Papa Francesco, consolidando così la sua influenza sulle future decisioni della Chiesa.
Una Chiesa globale: una diversità mai vista prima
I nuovi cardinali provengono da tutto il mondo, sottolineando l’impegno del Santo Padre per una Chiesa universale. Ecco la distribuzione geografica:
- Europa: 115 cardinali
- Asia: 37 cardinali
- Africa: 29 cardinali
- America: 68 cardinali (28 Nord America, 8 Centro America, 32 Sud America)
- Oceania: 4 cardinali
Tra i nuovi elettori, il più giovane è Mons. Mykola Bychok, vescovo della eparchia di Melbourne per gli ucraini, con soli 44 anni. Il più anziano tra gli elettori è il Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay, che compirà 80 anni il 24 dicembre.
Italia in testa e la distribuzione mondiale
Italia in testa: i Paesi con il maggior numero di cardinali
Con 53 cardinali, l’Italia domina la classifica, seguita da:
- Stati Uniti: 17 cardinali (10 elettori)
- Spagna: 13 cardinali (6 elettori)
- Brasile: 8 cardinali (7 elettori)
- Argentina: 8 cardinali (4 elettori)
- Francia: 8 cardinali (5 elettori)
- India: 6 cardinali (5 elettori)
- Filippine: 5 cardinali (3 elettori)
Anche Paesi come Messico, Canada, Polonia e Regno Unito hanno una significativa rappresentanza, mentre la Nigeria, il Paese più popoloso dell’Africa, conta 4 cardinali, ma con un solo elettore.
Chi perderà il diritto di voto nel 2025?
Diversi cardinali elettori raggiungeranno il limite di età di 80 anni nel 2025, perdendo così il diritto di voto in conclave. Tra questi:
- Christoph Schönborn (gennaio)
- Fernando Vérgez (marzo)
- Robert Sarah (giugno)
- Vincent Nichols (novembre)
Questi cambiamenti ridisegneranno ulteriormente il Collegio Cardinalizio nei prossimi anni.
Le implicazioni per il futuro della Chiesa
Con l’80% dei cardinali elettori nominati da Papa Francesco, il Santo Padre ha plasmato il futuro della Chiesa, garantendo che le sue priorità pastorali – inclusione, attenzione alle periferie e una Chiesa missionaria – continuino a influenzare la leadership cattolica globale.
La cerimonia è stata un momento di grande solennità, durante il quale i nuovi cardinali hanno ricevuto la berretta rossa e l’anello, simboli del loro impegno al servizio della Chiesa e del successore di San Pietro.