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Papa Francesco ricoverato per bronchite: annullati gli impegni dei prossimi giorni

Papa Francesco con Robert Fico, Primo Ministro della Repubblica Slovacca, il 14 febbraio 2025
Papa Francesco con Robert Fico, Primo Ministro della Repubblica Slovacca, il 14 febbraio 2025 | Vatican Media

Papa Francesco ha annullato la sua partecipazione agli eventi che avrebbe dovuto presiedere nei prossimi tre giorni dopo essere stato ricoverato questo venerdì a causa di una bronchite, come confermato dalla Santa Sede in un comunicato.

In particolare, secondo quanto riferito dall’Ufficio Stampa del Vaticano, il Pontefice non parteciperà all’udienza giubilare prevista per sabato 15 febbraio.

Non presiederà neppure la Messa del Giubileo degli artisti e del mondo della cultura di domenica, che sarà celebrata dal prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano, il cardinale portoghese José Tolentino de Mendonça.

Il Papa è stato inoltre costretto a cancellare l’incontro previsto con personalità del mondo artistico e la visita di lunedì 17 febbraio ai celebri studi cinematografici romani di Cinecittà, “per l’impossibilità di partecipare”.

Il Santo Padre, 88 anni, è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una bronchite che negli ultimi giorni gli aveva impedito di leggere alcuni discorsi ad alta voce.

“Questa mattina, al termine delle udienze, Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli per effettuare alcuni esami diagnostici necessari e proseguire in ambiente ospedaliero il trattamento della bronchite ancora in corso”, ha spiegato il Vaticano in un comunicato, senza specificare la durata della sua degenza ospedaliera.

Dai primi sintomi al ricovero

Papa Francesco ha manifestato i primi sintomi di bronchite all’inizio della scorsa settimana. Mercoledì 5 febbraio aveva annunciato di avere “un forte raffreddore”, scusandosi per non poter leggere la catechesi durante l’Udienza Generale nell’Aula Paolo VI.

Il giorno successivo, giovedì 6 febbraio, la Santa Sede ha confermato che si trattava di bronchite, un’infiammazione del rivestimento dei bronchi che rende difficile la respirazione.

“A causa della bronchite che lo affligge in questi giorni, e per poter continuare le sue attività, venerdì 7 e sabato 8 febbraio le udienze di Papa Francesco si terranno presso Casa Santa Marta”, aveva comunicato il Vaticano in una nota.

Da allora, pur senza cancellare gli impegni, le udienze si sono svolte a Casa Santa Marta, la sua residenza in Vaticano, invece che nel Palazzo Apostolico, per evitare l’esposizione alle basse temperature invernali di Roma.

Quarto ricovero al Gemelli

Questo è il quarto ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli. L’ultimo risale alla fine di marzo 2023, quando fu ricoverato nello stesso ospedale per un’altra bronchite, trattata con antibiotici.

In quell’occasione, rimase ricoverato per tre giorni, suscitando preoccupazione e alimentando speculazioni su una possibile rinuncia al pontificato, come fece il suo predecessore Benedetto XVI.

Il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, aveva allora smentito le voci sulle condizioni di salute del Papa, affermando che aveva semplicemente “un’agenda fitta e che era stanco”.

Negli ultimi anni, il Pontefice ha affrontato diversi problemi di salute, tra cui persistenti dolori al ginocchio destro, una gonalgia causata da artrosi e, più recentemente, problemi respiratori.

Nonostante la malattia, ha mantenuto tutti gli impegni

Nonostante la bronchite e la sua fragilità fisica, Papa Francesco ha rispettato tutti gli impegni previsti per venerdì 14 febbraio, prima di essere ricoverato al Policlinico Gemelli.

Secondo l’agenda pubblicata dall’Ufficio Stampa del Vaticano, il Santo Padre ha incontrato il prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, il cardinale Luis Antonio G. Tagle; il Primo Ministro della Repubblica Slovacca, Robert Fico; il Presidente e Direttore Generale della CNN, Mark Thompson; e i membri della Fondazione “Gaudium et Spes”, davanti ai quali ha trovato la forza di pronunciare un breve discorso.

Papa Francesco con Mark Thompson, Presidente e Amministratore Delegato della CNN, il 14 febbraio 2025, poco prima della sua ospedalizzazione | Vatican Media

Papa Francesco ha ringraziato la Fondazione per il lavoro svolto, “soprattutto a favore dei più poveri, seguendo gli insegnamenti della Costituzione del Concilio da cui hanno preso il nome e che onorano con le loro azioni”.

“Questa unione si realizza attraverso lo Spirito Santo, che è Amore, e si manifesta nella solidarietà, specialmente verso coloro che soffrono di più”, ha affermato il Pontefice.

Ha poi sottolineato che la forza dello Spirito Santo spinge i cattolici a essere “strumenti dell’amore di Dio, che vuole raggiungere tutti gli uomini, senza distinzione”.

Papa Francesco con i membri della Fondazione “Gaudium et Spes”, il 14 febbraio 2025, poco prima del ricovero al Policlinico Gemelli | Vatican Media

“Siete una fonte di speranza per tante persone che soffrono e sono scoraggiate, persone che, attraverso le vostre opere, sentono che Dio le accarezza e le consola nel loro dolore”, ha aggiunto.

La guerra a Gaza al centro dell’incontro con Fico

La giornata pubblica di Papa Francesco è iniziata alle 9:00 (ora locale) con l’incontro con il Primo Ministro della Repubblica Slovacca, Robert Fico, nella Casa Santa Marta.

Il leader politico slovacco è stato vittima di un attentato a maggio dello scorso anno, quando, dopo una riunione del governo a Handlová (Slovacchia), fu colpito da colpi di arma da fuoco al petto, allo stomaco e a una gamba.

Il Papa ha voluto ricordare l’attentato nel suo discorso al corpo diplomatico presso la Santa Sede lo scorso gennaio, definendolo un tragico esempio del “clima di sospetto” generato dalle notizie che “alimentano l’odio”.

Il Santo Padre ha donato al Primo Ministro slovacco un’opera in terracotta intitolata “Tenerezza e amore”, insieme ad alcuni dei documenti papali più importanti del suo pontificato, tra cui il Messaggio per la Pace di quest’anno e il volume “Perseguitati per la verità: i greco-cattolici ucraini dietro la Cortina di Ferro”.

Fico, da parte sua, ha donato a Papa Francesco un’opera in bronzo raffigurante i santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa, la cui festa si celebra proprio il 14 febbraio, oltre a un dipinto su legno di un artista slovacco che rappresenta un angelo custode.

Papa Francesco con Robert Fico, Primo Ministro della Repubblica Slovacca, il 14 febbraio 2025 | Vatican Media

Dopo l’incontro con il Papa, il Primo Ministro slovacco si è trasferito al Palazzo Apostolico, dove ha incontrato il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal sottosegretario per le Relazioni con gli Stati, monsignor Mirosław Wachowski.

Secondo il comunicato dell’Ufficio Stampa della Santa Sede, durante l’incontro è stato ribadito “l’apprezzamento reciproco per le solide relazioni bilaterali e l’impegno comune per la coesione sociale”, con particolare attenzione ai temi dell’antropologia, della famiglia e dell’educazione.

Il comunicato sottolinea che si è discusso a fondo anche della situazione internazionale, “concentrandosi sull’instabilità persistente in Ucraina e sulle prospettive di pace, nonché sulla fragile tregua tra Israele e Palestina e sulla grave emergenza umanitaria a Gaza”.

Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’originale si trova qui.

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