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Papa Francesco e i nuovi Cardinali: la crescente influenza delle Congregazioni Religiose

Un gruppo di Cardinali (neodemos.info)

Su 21 cardinali che saranno creati il prossimo 8 dicembre nel decimo concistoro di Papa Francesco, ben 11 nuovi porporati – praticamente 1 su 2 – sono membri di congregazioni religiose.

Essendo il Papa stesso un membro della Compagnia di Gesù, la cosa di certo non sorprende. Anche perchè in tutti i suoi concistori Francesco ha sempre guardato con attenzione alla presenza di religiosi nel Sacro Collegio.

Nello specifico gli 11 religiosi si suddivono in 4 provenienti dall’universo francescano: 3 sono frati minori e 1 conventuale; 2 appartengono alla Società del Verbo Divino, noti popolarmente come Verbiti; 2 anche i Domenicani; 1 a testa infine per la Congreazione della Missione o Vincenziani, per i Missionari di San Carlo o Scalabriniani, e per la Congregazione del Santissimo Redentore o Redentoristi.

La famiglia francescana vedrà assegnare la porpora ai frati minori Luis Gerardo Cabrera Herrera, O.F.M., arcivescovo metropolita di Guayaquil (Ecuador); Jaime Spengler, O.F.M., arcivescovo metropolita di Porto Alegre (Brasile), Presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana e Presidente del CELAM; Paskalis Bruno Syukur, O.F.M., vescovo di Bogor (Indonesia). A loro si aggiunge il Conventuale Dominique Joseph Mathieu, O.F.M Conv., arcivescovo di Teheran-Ispahan (Iran).

I due Verbiti sono Tarcisius Isao Kikuchi, S.V.D., arcivescovo metropolita di Tokyo (Giappone) e Presidente di Caritas Internationalis e László Német, S.V.D., arcivescovo metropolita di Belgrado (Serbia).

Fanno parte dell’ordine domenicano Jean-Paul Vesco, O.P, arcivescovo metropolita di Algeri (Algeria) e Padre Timothy Radcliffe, O.P, già maestro generale dell’Ordine dei predicatori nonchè attuale assistente spirituale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Completano il quadro il vincenziano Vicente Bokalic Iglic, C.M., arcivescovo di Santiago del Estero (Argentina); il redentorista Mykola Byčok, C.SS.R., eparca dei Santi Pietro e Paolo di Melbourne degli Ucraini (Australia) e lo scalabriniano Padre Fabio Baggio, C.S., sottosegretario per la sezione migranti e rifugiati del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Nei precedenti 9 concistori, su 142 cardinali creati, Papa Francesco ne ha scelti 44 provenienti da 23 ordini religiosi differenti. 4 i porporati scelti tra le diverse congregazioni religiose nel 2014 su un totale di 19 cardinali; 4 su 20 nel 2015; 6 su 17 nel 2016; 1 su 5 nel 2018; 3 su 14 nel 2018; 8 su 13 nel 2019; 4 su 13 nel 2020; 7 su 20 nel 2022 e 7 su 21 nel 2023.

Nel dettaglio 8 sono gesuiti, confratelli di Papa Francesco: Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., prefetto emerito del Dicastero per la dottrina della fede; Pedro Ricardo Barreto Jimeno, S.I., arcivescovo metropolita emerito di Huancayo (Perù); Jean-Claude Hollerich, S.I., arcivescovo di Lussemburgo (Lussemburgo); Michael Czerny, S.I., prima sottosegretario della Sezione migranti e rifugiati e ora Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale; Sigitas Tamkevičius, S.I., arcivescovo metropolita emerito di Kaunas (Lituania); Gianfranco Ghirlanda, S.I., ora Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta; Ángel Sixto Rossi, S.I., arcivescovo metropolita di Córdoba (Argentina); Stephen Chow Sau-yan, S.I., vescovo di Hong Kong (Repubblica Popolare Cinese).

Seguono sei salesiani: Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., arcivescovo metropolita emerito di Santiago del Cile (Cile); Charles Maung Bo, S.D.B., arcivescovo metropolita di Yangon (Myanmar); Daniel Fernando Sturla Berhouet, S.D.B., arcivescovo metropolita di Montevideo (Uruguay); Cristóbal López Romero, S.D.B., arcivescovo di Rabat (Marocco); Virgílio do Carmo da Silva, S.D.B., arcivescovo metropolita di Dili (Timor Est); Ángel Fernández Artime, S.D.B., già rettore maggiore della Società salesiana di San Giovanni Bosco.

Al netto del concistoro che si terrà l’8 dicembre prossimo si contano 4 frati francescani cappuccini: Fridolin Ambongo Besungu, O.F.M.Cap., arcivescovo metropolita di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo); Celestino Aós Braco, O.F.M.Cap., arcivescovo metropolita emerito di Santiago del Cile (Cile); Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., predicatore della Casa Pontificia; Luis Pascual Dri, O.F.M Cap., confessore nel santuario di Nostra Signora di Pompei a Buenos Aires.

Due cardinali invece per i Missionari Oblati di Maria Immacolata con Orlando Beltran Quevedo, O.M.I., arcivescovo metropolita emerito di Cotabato (Filippine) e Sebastian Koto Khoarai, O.M.I., vescovo emerito di Mohale’s Hoek (Lesotho), deceduto il 17 aprile 2021; due per i Claretiani con Fernando Sebastián Aguilar, C.M.F., arcivescovo metropolita emerito di Pamplona e Tudela (Spagna), deceduto il 24 gennaio 2019 e Aquilino Bocos Merino, C.M.F., arcivescovo titolare di Urusi; due anche per la Congregazione dello Spirito Santo con Dieudonné Nzapalainga, C.S.Sp., arcivescovo metropolita di Bangui (Repubblica Centrafricana) e Maurice Piat, C.S.Sp., vescovo emerito di Port-Louis (Mauritius); due i Missionari d’Africa, meglio noti come Padri Bianchi: Michael Louis Fitzgerald, M.Afr., già Nunzio Apostolico e Richard Kuuia Baawobr, M.Afr., vescovo di Wa (Ghana), deceduto il 27 novembre 2022; senza contare il prossimo concistoro, ecco anche 2 cardinali per i Frati francescani conventuali con Mauro Gambetti, O.F.M.Conv., già custode generale del Sacro Convento di San Francesco in Assisi e ora Vicario Generale del Papa per la Città del Vaticano, Arciprete della Basilica Vaticana e Presidente della Fabbrica di San Pietro e François-Xavier Bustillo, O.F.M.Conv., vescovo di Ajaccio (Francia); e 2 per i Frati minori con Leonardo Ulrich Steiner, O.F.M., arcivescovo metropolita di Manaus (Brasile) e Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., patriarca di Gerusalemme dei Latini.

Completano l’elenco i Cistercensi con Orani João Tempesta, O.Cist., arcivescovo metropolita di Rio de Janeiro (Brasile); il vincenziano Berhaneyesus Demerew Souraphiel, C.M., arcieparca metropolita di Addis Abeba degli Etiopi (Etiopia); l’agostianiano recolletto José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., vescovo emerito di David (Panamá); la Congregazione di Santa Croce con Patrick D’Rozario, C.S.C., arcivescovo metropolita emerito di Dacca (Bangladesh); i Missionari del Sacro Cuore di Gesù con John Ribat, M.S.C., arcivescovo metropolita di Port Moresby (Papua Nuova Guinea); i Redentoristi con Joseph William Tobin, C.SS.R., arcivescovo metropolita di Newark (Stati Uniti): i Carmelitani Scalzi con Anders Arborelius, O.C.D., vescovo di Stoccolma (Svezia); i Comboniani con Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.I., prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso; i Poveri Servi della Divina Provvidenza con Eugenio Dal Corso, P.S.D.P., vescovo emerito di Benguela (Angola); lo scalabriniano Silvano Maria Tomasi, C.S., già nunzio apostolico; il Legionario di Cristo Fernando Vérgez Alzaga, L.C., presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; il Missionario della Consolata Giorgio Marengo, I.M.C., prefetto apostolico di Ulan Bator (Mongolia); l’eudista Jorge Enrique Jiménez Carvajal, C.I.M., arcivescovo emerito di Cartagena (Colombia); l’agostiniano Robert Francis Prevost, O.S.A, prefetto del Dicastero per i vescovi.

Se si considerano anche i cardinali creati da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, infine, si vanno ad aggiungere 5 salesiani (Bertone, Rodriguez Maradiaga, Amato, Farina e Zen Ze-kiun), 2 domenicani (Schonborn e Duka); 1 gesuita (Darmaatmadja); 1 Frate minore (Napier); 1 Sulpiziano (Ouellet); 1 claretiano (Saraiva Martins); 1 cappuccino (O’ Malley); 1 mariamita (Rai); 1 vincenziano (Rodè). Tutti i porporati sono ultraottantenni e quindi senza diritto di conclave ad eccezione del Cardinale Schonborn, che però compirà 80 anni il prossimo 22 gennaio.

Ad oggi – complessivamente – i cardinali elettori in un futuro conclave appartenenti a ordini religiosi sono 26 su un totale di 121 porporati. Il prossimo 8 dicembre diventeranno 37 su un totale di 141 elettori, più o meno 1 su 4.

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