L’Arcidiocesi di Siviglia, in Spagna, ha annunciato che una giovane con sindrome di Down, inizialmente esclusa dal ruolo di madrina di battesimo, potrà invece svolgere tale compito. La decisione è giunta dopo approfondite consultazioni con esperti di diritto canonico e pastorale, come confermato in una nota del 4 novembre.
La ragazza, Noelia, ha 19 anni e vive con una forma di disabilità che le rende difficile esprimersi verbalmente, pur conducendo una vita autonoma. La vicenda aveva suscitato grande attenzione mediatica dopo che un sacerdote aveva negato il consenso a causa di dubbi sulla sua idoneità.
La posizione iniziale del parroco e il percorso verso la soluzione
Durante un primo incontro con Noelia e i genitori del bambino da battezzare, il parroco della parrocchia Nuestra Señora de las Nieves a Benacazón le aveva rivolto alcune domande sul significato del battesimo e del ruolo di madrina. A causa delle difficoltà comunicative di Noelia e della mancata partecipazione al corso di preparazione specifico offerto dalla parrocchia, il sacerdote aveva inizialmente proposto che Noelia potesse avere un ruolo simbolico ma non ufficiale.
Il sacerdote, pur non essendo esperto in diritto canonico, aveva cercato di seguire le indicazioni pastorali contenute nell’Istruzione sull’Iniziazione Cristiana in vigore dal 2015 nell’arcidiocesi. Tuttavia, la proposta non era stata accolta favorevolmente dalla famiglia di Noelia, che ha poi sollevato la questione a livello pubblico.
Il chiarimento dell’Arcidiocesi: sì al battesimo con la madrina scelta
In seguito alla polemica, l’arcidiocesi ha raccolto testimonianze e informazioni, incontrando sia la famiglia sia il parroco. Con l’accordo di tutte le parti coinvolte, è stato deciso di autorizzare il battesimo secondo la data prevista, con Noelia come madrina ufficiale.
Nel comunicato ufficiale, l’Arcidiocesi ha ribadito la volontà della Chiesa di «favorire l’inclusione di tutte le persone nella comunità ecclesiale, attraverso l’accompagnamento pastorale e la prudenza», esprimendo rammarico per «il disagio causato dalla gestione della vicenda» e invitando a promuovere «armonia e dialogo all’interno della vita parrocchiale».
La testimonianza di Noelia: una fede vissuta con semplicità
Noelia è stata cresimata nella cattedrale di Siviglia dall’arcivescovo José Ángel Saiz Meneses. Nonostante le sue difficoltà comunicative, è indipendente e in grado, ad esempio, di viaggiare da sola in autobus fino a Siviglia. Il suo percorso di fede e la volontà di partecipare attivamente alla vita sacramentale sono stati riconosciuti come segni significativi di maturità cristiana.
Resta aperta la questione sollevata dal padre di Noelia, che aveva chiesto una rimozione del parroco e una pubblica rettifica. Tuttavia, fonti dell’arcidiocesi hanno difeso il sacerdote, definendolo «una persona molto apprezzata, che lavora bene con il suo team pastorale, in un contesto sociale dove certe norme possono risultare difficili da comprendere».
Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale è stato pubblicato su ACI Prensa.






