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Michael Iskander, il re Davide della serie Prime Video, si è convertito al cattolicesimo: “Dio mi stava chiamando a casa”

Michael Iskander interpretando Davide | Credit: crosswalk.com
Michael Iskander interpretando Davide nella popolare serie Prime "La Casa di Davide" | Credit: crosswalk.com
L’attore di House of David racconta il suo cammino di fede: dall’infanzia copta ortodossa alla professione di fede cattolica.

Dalle radici copte a una nuova chiamata

Michael Iskander, l’attore che interpreta il re Davide nella popolare serie di Prime Video House of David, ha annunciato all’inizio dell’anno di essersi convertito al cattolicesimo. Nato e cresciuto come copto ortodosso, non vive questa scelta come un rifiuto delle proprie radici, ma come risposta a “una chiamata di Dio”.

Il 24enne, originario dell’Egitto e cresciuto negli Stati Uniti, ha raccontato a CNA – partner di EWTN News – il percorso che lo ha condotto alla piena comunione con la Chiesa cattolica.

Una chiamata silenziosa nella Cattedrale di San Patrizio

La svolta è arrivata alcuni anni fa, quando Iskander entrò quasi per caso nella Cattedrale di San Patrizio a Manhattan.

«Guardavo l’altare sapendo che lì c’è l’Eucaristia e pensavo: “Io voglio l’Eucaristia”», ha detto.
«Abbassai il capo e iniziai a piangere per un’ora. E sembrava che non ci fosse nessun altro: solo io e Dio».

Da quel giorno ha iniziato a partecipare alla Messa. E più studiava il personaggio di Davide per la serie, più quella chiamata cresceva dentro di lui.

«Questa è casa. Dio mi sta chiamando qui.»

La professione di fede: un segno dal Salmo di Davide

Terminata la seconda stagione di House of David, Iskander ha parlato con un sacerdote e ha espresso il desiderio di diventare cattolico. Poiché la Chiesa cattolica riconosce i sacramenti copti ortodossi, ha potuto partecipare alla professione di fede il 21 agosto scorso.

Quel giorno, il salmo responsoriale era il Salmo 89, che parla proprio dell’unzione di Davide.

«Padre, grazie per averlo scelto apposta per me», pensava.
Ma il sacerdote lo ha corretto:

«Casomai te lo stessi chiedendo, Michael, non l’ho scelto io.
Sei tu che hai scelto questo giorno.
Dio ti sta dicendo che sei a casa».

Iskander ha raccontato di essersi sentito come il figliol prodigo accolto dal padre:

«È stato un giorno bellissimo e mi sono sentito a casa».

Interpretare Davide lo ha trasformato

Il ruolo di Davide ha segnato profondamente la sua fede:

«Più leggi di lui, più comprendi il suo cuore: amava Dio con tutto sé stesso, e quando cadeva si pentiva», ha spiegato.

La scoperta decisiva è arrivata confrontando Davide e Saul:

«Dio ha scelto Davide per il suo cuore umile. Saul invece mise sé stesso al centro».

Da qui, un cambiamento spirituale personale:

«Non si tratta di me. Si tratta di Lui.
È una liberazione vivere per Cristo».

Una fede che continua a crescere

Oggi Iskander vive la sua vocazione artistica come testimonianza di fede:

«La cosa più bella è mettere da parte noi stessi per vivere per Dio».

La serie

La seconda stagione di House of David è disponibile su Prime Video tramite abbonamento Wonder Project.

Articolo precedentemente pubblicato da CNA, tradotto e riadattato dal team di ewtn.it.

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