Il Governo finanzia il recupero della Loggia Azaña, trasformata in futuro museo, mentre la Chiesa cattolica solleva critiche sul ruolo della Massoneria.
Un gioiello architettonico riapre a Santa Cruz
Il Governo spagnolo ha speso 3 milioni di euro per restaurare il tempio massonico di Santa Cruz de Tenerife, recentemente riaperto alla presenza del ministro per le Politiche Territoriali e la Memoria Democratica, Ángel Víctor Torres.
Torres ha sottolineato tramite i suoi canali social che l’utilizzo di fondi pubblici ha permesso di recuperare “la memoria della Massoneria e la sua difesa dell’uguaglianza, della democrazia e dell’educazione laica.”
L’edificio, costruito agli inizi del XX secolo per ospitare riunioni e rituali della Loggia Azaña, dopo la Guerra Civile fu ceduto alla Falange Española e poco dopo utilizzato come magazzino della Farmacia Militare. Abbandonato nel 1990, l’immobile venne acquistato dal comune di Santa Cruz nel 2001. I lavori di restauro, iniziati nel 2022, si sono appena conclusi e l’edificio è destinato a diventare un museo della Massoneria.
Il sindaco celebra il recupero della memoria storica
Il sindaco di Santa Cruz, José Manuel Bermúdez, ha sottolineato durante l’inaugurazione:
“Si onora da sé stessa riaccendendo una luce che non avrebbe mai dovuto spegnersi, proprio perché oggi riapriamo le porte del Tempio Massonico, un gioiello architettonico e simbolico che torna a brillare nel cuore della nostra città.”
Bermúdez ha inoltre aggiunto:
“Questo tempio, unico in Spagna e riferimento dell’architettura massonica internazionale, fu promosso e costruito da uomini che credevano nel progresso e nella libertà di pensiero, valori che non possono e non devono essere dimenticati.”
Il sindaco ha infine ringraziato i rappresentanti della Massoneria, in particolare Jesús Soriano, del Supremo Consejo del Grado 33 y Último del Rito Escocés Antiguo y Aceptado para España.
Reazioni critiche della Chiesa cattolica
Non sono mancate le critiche da parte di alcuni sacerdoti sui social. Il sacerdote Francisco “Patxi” Bronchalo, della Diocesi di Getafe, ha chiesto la “separazione Massoneria-Stato subito”, mentre il P. Juan Manuel Góngora, della Diocesi di Almería, ha dichiarato:
“Ringrazio il ministro Torres per aver mostrato apertamente che il tanto decantato laicismo si traduce, tra le altre perfidie anticattoliche, nel finanziare una loggia massonica con denaro pubblico in una città chiamata Santa Cruz.”
La posizione della Chiesa cattolica sulla Massoneria è chiara: nel novembre 2023 il Dicastero per la Dottrina della Fede ha ribadito che “l’appartenenza attiva alla massoneria da parte di un fedele è proibita a causa dell’inconciliabilità tra la dottrina cattolica e la massoneria.”
Il Codice di Diritto Canonico, al numero 1374, stabilisce che “chi si iscrive a un’associazione che trama contro la Chiesa deve essere punito con una giusta pena; chi promuove o dirige tale associazione, deve essere punito con l’interdetto.” Questa formulazione del 1983 ha sostituito quella del 1917, che parlava esplicitamente della Massoneria e prevedeva le pene in maniera automatica.
Articolo precedentemente pubblicato da aciprensa, tradotto e riadattato per la pubblicazione su ewtn.it.






