Il Vaticano annuncia un documento sulla cooperazione di Maria nell’opera della salvezza
Un dibattito teologico lungo secoli
Il DIcastero della Dottrina della Fede ha annunciato giovedì che il prossimo 4 novembre verrà pubblicato un documento sui titoli mariani legati alla cooperazione di Maria nell’opera della salvezza, con particolare attenzione al titolo di “Co-Redentrice” (Co-Redemptrix).
Il contributo di Maria alla redenzione umana è stato oggetto di dibattito teologico per decenni:
- I sostenitori chiedono che il ruolo di Maria nella salvezza venga riconosciuto ufficialmente come dogma.
- I critici temono che ciò possa esagerare la sua importanza e ostacolare il dialogo con altre denominazioni cristiane.
La presentazione ufficiale
Il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del dicastero, presenterà la nota dottrinale “Mater Populi Fidelis” presso la Curia dei Gesuiti a Roma. Saranno presenti anche:
- Padre Matteo Armando, segretario del dipartimento dottrinale;
- Padre Maurizio Gronchi, docente di Cristologia all’Università Pontificia Urbaniana.
Fernández aveva già anticipato a luglio che il dicastero stava lavorando su “vari temi mariani”, senza fornire dettagli.
Posizioni dei papi sul titolo “Co-Redentrice”
- San Giovanni Paolo II ha usato pubblicamente il termine almeno sei volte, aprendo la speranza a una futura dichiarazione dogmatica.
- Papa Benedetto XVI (all’epoca cardinale Joseph Ratzinger) lo considerava lontano dalle Scritture e potenzialmente fonte di fraintendimenti sul ruolo di Cristo.
- Papa Francesco, durante l’udienza del 24 marzo 2021, ha ribadito che Cristo è l’unico Redentore e Maria è madre, non co-redentrice.
Origini storiche del titolo
- Il termine risale al X secolo, inizialmente nelle litanie mariane.
- Il prefisso “co-” fu aggiunto nel XV secolo per sottolineare la cooperazione unica di Maria senza attribuirle il ruolo di Redentore.
- Il riconoscimento magisteriale avviene solo nel 1908, con un decreto della Sacra Congregazione dei Riti legato alla festa delle Sette Dolori di Maria.
- Durante il Concilio Vaticano II, il titolo non fu formalmente incluso nel documento Lumen Gentium, pur essendo citato più volte nell’insegnamento della Chiesa.
Articolo precedentemente pubblicato da CNA, tradotto e riadattato per la pubblicazione su ewtn.it.





