Per la prima volta dall’inizio del suo pontificato, Papa Leone XIV ha incontrato oggi in Vaticano un gruppo di sopravvissuti agli abusi sessuali commessi da membri del clero. L’incontro, durato circa un’ora, ha avuto luogo lunedì 20 ottobre ed è stato definito dai partecipanti come «profondamente significativo».
Un dialogo storico e sincero
A varcare le porte del Vaticano sono stati quattro sopravvissuti e due rappresentanti dell’organizzazione internazionale Ending Clergy Abuse (ECA), una coalizione attiva in oltre 30 Paesi a sostegno delle vittime di abusi nella Chiesa.
Gemma Hickey, presidente del consiglio direttivo di ECA e lei stessa sopravvissuta, ha dichiarato:
«È stata una conversazione profondamente significativa. Oggi ci siamo tutti sentiti ascoltati».
L’incontro è avvenuto su invito del Vaticano, in seguito a una lettera inviata al Santo Padre poco dopo la sua elezione.
«Siamo venuti non solo per esprimere le nostre preoccupazioni, ma anche per esplorare insieme le modalità con cui possiamo collaborare per proteggere i minori e gli adulti vulnerabili in tutto il mondo», ha spiegato Janet Aguti, vicepresidente di ECA.
«Crediamo che la collaborazione sia possibile e necessaria».
Responsabilità morale e giustizia
Tim Law, cofondatore dell’organizzazione e membro della direzione statunitense, ha sottolineato:
«La Chiesa ha una responsabilità morale nel sostenere i sopravvissuti e nel prevenire nuovi abusi. Il nostro obiettivo non è lo scontro, ma la trasparenza, la responsabilità e la volontà di camminare insieme verso soluzioni concrete».
Il Papa: «Serve rispetto profondo per il dolore vissuto»
In un’intervista rilasciata lo scorso luglio al portale Crux, Papa Leone XIV aveva già riconosciuto la complessità del tema:
«La crisi degli abusi nella Chiesa — e il modo di coniugare giustizia per le vittime e i diritti degli accusati — è una delle tante sfide che cerco di affrontare con prudenza e coraggio», aveva detto.
Il Papa aveva aggiunto:
«Occorre una sensibilità autentica e una profonda compassione per il dolore e la sofferenza che tante persone hanno dovuto sopportare per mano di ministri della Chiesa — sacerdoti, vescovi, religiosi, religiose, laici, catechisti. È un problema che ci riguarda e credo debba essere trattato con profondo rispetto.»
Il contesto ecclesiale: consapevolezza e prevenzione
La scorsa settimana, la Commissione Pontificia per la Tutela dei Minori ha pubblicato il suo secondo rapporto annuale, sollecitando la Chiesa a intensificare gli sforzi per la prevenzione, la formazione e il risarcimento delle vittime.
L’incontro odierno tra Papa Leone XIV e i rappresentanti di ECA segna un passo rilevante nel cammino ecclesiale verso una maggiore consapevolezza, trasparenza e corresponsabilità.





