Nota della CEI dopo la pubblicazione del Rapporto della Santa Sede
Servizi di tutela attivi in tutte le Diocesi italiane
Tutte le regioni e tutte le Diocesi italiane si sono dotate di un Servizio diocesano o interdiocesano per la tutela dei minori, così da svolgere un servizio di presidio e di formazione capillarmente distribuito. Lo spiega la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) in una nota diffusa a seguito della presentazione del Rapporto della Santa Sede.
“La formazione – afferma Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI – resta un impegno rigoroso e costante. Nel 2024 sono stati realizzati 781 incontri, con 22.755 partecipanti, tra operatori pastorali, sacerdoti, religiosi, educatori e membri di associazioni. Sommando i partecipanti del 2023 si arriva a un totale di 42.486 persone formate in due anni”.
Collaborazione con la società civile e la Pontificia Commissione
“Allo stesso modo – prosegue Mons. Baturi – preme rilevare il valore dei rapporti con la società civile. Tra le collaborazioni avviate a livello nazionale, si evidenzia la partecipazione all’Osservatorio contro la pedofilia e pedopornografia, contribuendo alla stesura delle schede di azione del Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori”.
La CEI ricorda inoltre che il 28 ottobre 2022 ha siglato un accordo con la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori per il progetto “Memorare”, volto a promuovere un impegno comune e sempre più incisivo nel contrasto agli abusi sessuali all’interno della Chiesa.
Verso la terza Assemblea del Cammino sinodale
Parallelamente, la CEI prosegue nel Cammino sinodale delle Chiese in Italia, in vista della terza Assemblea sinodale, che si terrà a Roma il 25 ottobre 2025.
Si tratta del Sinodo della Chiesa in Italia, e online, sui siti chiesacattolica.it e camminosinodale.net, è disponibile il documento “Lievito di pace e di speranza”, testo di sintesi elaborato a partire dagli emendamenti della seconda Assemblea sinodale (31 marzo – 3 aprile 2025).
Le fasi del voto e le prospettive future
La terza Assemblea sarà chiamata a esprimere un voto generale sull’introduzione e sulle tre parti del Documento di sintesi, contenenti rispettivamente 55, 37 e 32 proposizioni. Seguirà poi un voto complessivo sul testo finale.
Come stabilito dal Consiglio Permanente nella sessione autunnale di settembre, dopo la votazione la Presidenza della CEI nominerà un gruppo di Vescovi che, coadiuvato dagli organi statutari, elaborerà priorità, delibere e note per l’Assemblea Generale di novembre 2025.
Successivamente, alla luce del Documento di sintesi e delle riflessioni dell’Assemblea Generale, lo stesso gruppo di Vescovi — con il contributo di esperti — definirà le prospettive pastorali che accompagneranno le Chiese in Italia nei prossimi anni.
Articolo precedentemente pubblicato da acistampa. È stato riadattato dal team di ewtn.it.





