Il presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI), padre Stefano Cecchin, OFM, ha denunciato la presenza di “alcuni gruppi”, anche all’interno della stessa Chiesa, in ambito teologico e biblico, che negano il dogma della verginità di Maria, proclamato nei Concili di Efeso (431) e Laterano (649). Inoltre, l’8 dicembre 1854, Pio IX definì il dogma dell’Immacolata Concezione.
“Ci sono teologi e biblisti che dicono che la verginità di Maria è un mito, e questo è molto pericoloso, perché i Padri giudeo-cristiani, i Padri della Chiesa e perfino il Corano difendono la verginità di Maria”, ha affermato padre Cecchin in un’intervista ad ACI Prensa – partner in lingua spagnola di EWTN News.
“Il primo attacco contro Cristo fu un attacco contro la verginità di Maria, sostenendo che si fosse unita a un soldato romano, e che quindi Gesù non fosse vero Figlio di Dio. Se mettiamo in dubbio la verginità di Maria, mettiamo in dubbio tutto il cristianesimo”, ha aggiunto.
La missione della PAMI e le sfide attuali
La PAMI, organismo che dipende direttamente dalla Curia Romana, ha il compito di coordinare gli studiosi e le società mariologiche di tutto il mondo, sia a livello scientifico che devozionale.
Secondo Cecchin, l’Accademia incontra spesso “difficoltà”, specialmente con “alcune sette protestanti”, ma anche con “certi gruppi all’interno della stessa Chiesa, sia progressisti sia tradizionalisti, che vedono Maria come qualcosa di opzionale, mentre in realtà Maria fa parte della dogmatica della fede”.
Il maligno e gli attacchi ai dogmi mariani
Esperto in mariologia e nella storia del dogma dell’Immacolata Concezione, padre Cecchin ha spiegato che Maria è sempre stata bersaglio degli attacchi del maligno, proprio per il suo ruolo unico nella storia della salvezza.
“Il diavolo lavora molto — l’ho visto tante volte — soprattutto contro l’Immacolata Concezione. Vedo come continua ad attaccare la figura di Maria, e oggi lo fa anche dentro la Chiesa, con coloro che, ad esempio, dicono che Maria non è vergine”, ha affermato.
Cecchin ha ricordato che, dal punto di vista biblico e teologico, Maria occupa un posto unico come Madre di Dio e figura della Chiesa, e che la sua missione continua nella vita spirituale dei credenti.
“Non siamo noi a cercare Dio, è Lui che cerca noi. Dopo l’Ascensione, gli angeli dissero che non avremmo più visto Gesù fino al giorno glorioso del suo ritorno. Ma Gesù affida la Chiesa a Maria: ‘Ecco tua madre’. Per questo Maria continua a occuparsi di noi e a condurci a Lui”, ha spiegato.
«Dio non vuole che nessuno vada all’inferno»
Il presidente della PAMI ha sottolineato che le apparizioni mariane e i loro richiami alla conversione devono essere interpretati come segni della misericordia divina, non come minacce o castighi.
“Tutte le apparizioni che parlano dell’inferno non servono a spaventarci, ma a invitarci alla conversione, perché Dio non vuole punirci: vuole salvarci. Questo è un punto fondamentale del Catechismo della Chiesa Cattolica. Dio non vuole che nessuno vada all’inferno, ma se non ti comporti bene, ci andrai, perché l’inferno esiste e non è vuoto”, ha spiegato.
Cecchin ha inoltre ribadito che la difesa dei dogmi mariani non è un tema secondario o puramente devozionale, ma un pilastro del messaggio cristiano. Citando sant’Ignazio di Antiochia, discepolo di san Pietro, ha ricordato che negare la verginità di Maria significa compromettere la verità dell’Incarnazione.
“Per questo è importante formarsi — ha aggiunto — e comprendere che la nostra visione francescana, secondo la quale Dio vuole la salvezza di tutti, ci spinge all’evangelizzazione. E oggi, l’evangelizzazione che proponiamo è un’evangelizzazione mariana.”
Le controversie come occasione di crescita nella verità
Il francescano ha poi ricordato che nella storia della Chiesa le eresie e le controversie sono state spesso occasioni per approfondire la verità della fede:
“Nella lotta per l’Immacolata, c’erano opinioni diverse. La Chiesa è viva, e spesso gli eretici ci aiutano a comprendere più a fondo la verità. Sono uno stimolo, ma dobbiamo difendere la verità”, ha affermato.
Santuari: luoghi di incontro e guarigione
Nel 2023, il Vaticano ha istituito all’interno della PAMI l’Osservatorio Internazionale sulle Apparizioni e i Fenomeni Mistici, con il compito di offrire rigore e discernimento, senza emettere giudizi.
“Il suo unico compito è studiare, non dare opinioni”, ha chiarito padre Cecchin, osservando che le apparizioni sono sempre esistite e che ogni santuario nasce da un’esperienza di incontro con il divino.
Attualmente, i santuari mariani vengono studiati anche come luoghi di guarigione e consolazione, dove i fedeli portano le proprie sofferenze e trovano accoglienza nel cuore di Maria.
“Vogliamo che i santuari non siano solo luoghi di preghiera, ma anche di guarigione”, ha dichiarato.
Dalle prime apparizioni a Guadalupe
Padre Cecchin ha spiegato che con l’apparizione della Vergine di Guadalupe a san Juan Diego nel 1531 inizia una nuova fase delle grandi apparizioni mariane:
“Le prime erano più locali, ma con Guadalupe iniziano le apparizioni che interessano interi popoli e continenti: poi vengono Lourdes, Fatima, Medjugorje, Kibeho… In tutte, la Madre chiede sempre la costruzione di un santuario.”
Dal punto di vista biblico, ha aggiunto, i santuari sono luoghi privilegiati di incontro con Dio, come avveniva già nell’Antico Testamento.
“Il santuario è un momento di incontro con Dio attraverso Maria, ciò che Paolo VI chiamava ‘cliniche dello spirito’. Per questo vogliamo che i santuari siano non solo luoghi di preghiera, ma anche di guarigione e di benessere, perché Gesù ci ha detto: ‘Predicate e guarite’.”
La missione della PAMI oggi
Oltre al lavoro teologico, la PAMI promuove una devozione mariana impegnata anche sul piano umano e sociale.
“È compito della Chiesa non solo parlare o predicare, ma anche occuparsi del bene sociale. Questo è l’impegno della nostra Accademia”, ha concluso Cecchin.
La PAMI promuove la creazione di centri di studio e il dialogo ecumenico e interreligioso, perché — come ha ricordato padre Cecchin —
“Maria ha un ruolo fondamentale nella storia della Chiesa e nella storia della salvezza dell’umanità.”
Articolo precedentemente pubblicato su aciprensa. È stato tradotto e riadattato dal team di ewtn.it.






