Il porporato spagnolo ha raggiunto il limite d’età previsto dal diritto canonico
Un pastore fedele e studioso della liturgia
Il cardinale Antonio Cañizares Llovera, arcivescovo metropolita emerito di Valencia, ha compiuto ieri 80 anni, perdendo così il diritto di voto in un futuro conclave. È nato a Utiel, in Spagna, il 15 ottobre 1945.
Si è laureato in teologia presso la Pontificia Università di Salamanca ed è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1970. L’anno successivo ha conseguito la specializzazione in catechesi, sempre a Salamanca.
Ministero episcopale e servizio accademico
San Giovanni Paolo II lo ha eletto vescovo di Ávila il 6 marzo 1992. Due anni più tardi ha fondato l’Università Cattolica Santa Teresa de Jesús nella stessa città.
Il 10 dicembre 1996 è stato promosso arcivescovo metropolita di Granada, e il 24 ottobre 2002 è diventato arcivescovo di Toledo e primate di Spagna, succedendo al cardinale Francisco Álvarez Martínez.
Cardinale di Santa Romana Chiesa
Nel concistoro del 24 marzo 2006, Benedetto XVI lo ha creato cardinale del titolo di San Pancrazio.
Ha partecipato ai Sinodi dei Vescovi del 2008, 2009 e 2012, e dal 9 dicembre 2008 è stato Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, succedendo al cardinale Francis Arinze.
Arcivescovo di Valencia e ultimo servizio alla Chiesa
Il 28 agosto 2014, Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Valencia, dove è rimasto fino al 10 ottobre 2022, quando il Pontefice ha accettato le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.
Nel conclave del 2025, che ha eletto Papa Leone XIV, il cardinale Cañizares non ha potuto partecipare a causa delle sue precarie condizioni di salute. L’altro porporato assente era stato il cardinale kenyota John Njue.
Articolo precedentemente pubblicato da acistampa. È stato poi riadattato per la pubblicazione su ewtn.it.






