Le religiose stavano seguendo in tv la veglia per la pace con Papa Leone XIV. L’Arcivescovo Delpini: “Grande sollievo, ma dolore profondo per la perdita di un patrimonio spirituale”
Le monache in salvo
Un violento incendio ha devastato nella serata di sabato 11 ottobre lo storico Monastero di Bernaga, a Perego, in provincia di Lecco. Le 21 monache Romite Ambrosiane presenti sono tutte illese.
Le religiose si trovavano riunite nella sala comune per seguire in televisione la veglia per la pace in Piazza San Pietro con Papa Leone XIV, quando le fiamme hanno iniziato a propagarsi rapidamente.
Sono ingenti i danni causati al Monastero della Bernaga dall'incendio divampato nella struttura religiosa nella serata di sabato 11 ottobre. La copertura dello storico edificio – che si trova nella frazione di Perego, nella Brianza lecchese – è stata completamente divorata dalle… pic.twitter.com/yTX6Pm5PFn
— Local Team (@localteamit) October 12, 2025
Un luogo caro alla memoria di Carlo Acutis
Il Monastero di Bernaga custodiva un ricordo speciale: qui, il 16 giugno 1998, ricevette la Prima Comunione il giovane Carlo Acutis, canonizzato lo scorso 7 settembre.
L’edificio, risalente al 1628, era diventato nel 1963 la casa della nuova fondazione delle Romite Ambrosiane dell’Ordine di Sant’Ambrogio ad nemus.
Le parole dell’Arcivescovo Delpini
L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha espresso sollievo per l’incolumità delle religiose, ma anche dolore per la distruzione del monastero:
“Le monache Romite Ambrosiane sono tutte salve! Non ci sono state ferite! È stato un grande sollievo, mentre si vedono e si rivedono le fiamme impressionanti che hanno avvolto l’antico monastero recuperato nel 1963 come casa per la nuova fondazione delle Romite”.
Delpini ha aggiunto parole di incoraggiamento e vicinanza:
“San Paolo VI, che incoraggiò Madre Candida nella fondazione, san Carlo Acutis, che qui ricevette la Prima Comunione, e le Romite sepolte nel cimitero interno certo continuano ad essere vicini alle monache. In questo momento di dolore e incertezza, possano contare sulla solidarietà di tutta la Chiesa ambrosiana”.
Un patrimonio perduto
La Diocesi di Milano ha confermato che l’incendio ha distrutto “un patrimonio di documentazione e segni di devozione”.
Il monastero, pur non ospitando affreschi o cappelle decorate, custodiva alcune tele antiche e reliquie di san Carlo Acutis, salvate in extremis dalle religiose.
Nove squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute per domare le fiamme, ma l’edificio è stato quasi completamente distrutto.
Solidarietà della Chiesa ambrosiana
Il decano don Emanuele Colombo ha dichiarato che le cause dell’incendio sono ancora sconosciute:
“Non sappiamo cosa abbia innescato il rogo. Le suore sono state tempestive nel chiamare i soccorsi e mettersi in salvo. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, il monastero era già avvolto dalle fiamme”.
Anche la Vita Consacrata della Diocesi di Milano ha inviato un messaggio di vicinanza:
“Siamo rattristati per la perdita della vostra casa. Questo evento, accaduto poco dopo il Giubileo della Vita Consacrata e alla vigilia della memoria di san Carlo Acutis, possa diventare occasione di consolazione e speranza”.
Articolo precedentemente pubblicato da acistampa. È stato riadattato per la pubblicazione su ewtn.it.






