Il collegio sarà composto da donne e chierici esterni ai Dicasteri della Curia per garantire autonomia e indipendenza
La nomina dei giudici
Dal 9 ottobre sono stati ufficialmente nominati i cinque giudici che comporranno il Tribunale incaricato di affrontare il caso di Marko Ivan Rupnik.
Lo ha reso noto oggi una comunicazione ufficiale del Dicastero per la Dottrina della Fede, che precisa la composizione del collegio giudicante:
“Il collegio giudicante è composto da donne e chierici che non fanno parte del Dicastero per la Dottrina della Fede e non hanno alcun ufficio presso i Dicasteri della Curia Romana. Tutto ciò al fine di meglio garantire, come in ogni processo giudiziale, l’autonomia e l’indipendenza del suddetto Tribunale”.
Le accuse e la decisione del Papa
Padre Marko Ivan Rupnik, artista e teologo sloveno, è accusato di abusi sessuali e psicologici.
Nel febbraio 2023, la Compagnia di Gesù aveva reso noto di aver ricevuto un dossier con “numerose denunce di ogni tipo, provenienti da fonti molto diverse e per fatti avvenuti in un arco temporale di oltre trent’anni”.
Nel comunicato, i gesuiti affermavano di ritenere “molto alto il grado di credibilità di quanto denunciato o testimoniato”.
L’intervento diretto del Pontefice
Il 27 ottobre 2023, Papa Francesco aveva deciso di derogare alla prescrizione canonica per consentire lo svolgimento di un processo.
La decisione seguiva le segnalazioni inviate nel mese di settembre dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che aveva segnalato “gravi problemi nella gestione del caso Rupnik” e “una mancanza di vicinanza alle vittime”.
Con la nomina dei giudici, il procedimento entra ora nella sua fase giudiziale, che si preannuncia complessa e di grande rilievo ecclesiale.
Articolo pubblicato precedentemente da acistampa. È stato riadattato per la pubblicazione su ewtn.it.






