Venerdì 11 ottobre 2025, un uomo ha compiuto un atto gravemente sacrilego all’interno della Basilica di San Pietro, salendo sull’Altare della Confessione – il luogo dove il Papa celebra la Messa – e urinando sotto gli occhi attoniti di centinaia di turisti. L’episodio ha rapidamente fatto il giro del mondo attraverso i social media, suscitando sdegno e profonda indignazione.
Intervento immediato della sicurezza
Secondo quanto riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, l’uomo è salito sull’altare e ha compiuto l’atto blasfemo davanti a numerosi visitatori. Il quotidiano Il Tempo riferisce che l’individuo è stato prontamente fermato da agenti in borghese presenti nella basilica e subito accompagnato fuori dall’edificio sacro.
Al momento, la Sala Stampa della Santa Sede non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma secondo fonti giornalistiche Papa Leone XIV si sarebbe detto “sconvolto” nell’apprendere la notizia.
Please make reparation for this man’s act and pray for the staff and security of the Basilica who certainly are overwhelmed with the constant influx of pilgrims and tourists.
— Crux Stationalis – Jacob Stein (@cruxstationalis) October 11, 2025
⚠️ a man profaned the Papal Altar by attempting an act of public ur!nat!on before being stopped. pic.twitter.com/RxZsdgLSBX
Non è un caso isolato
Purtroppo, si tratta del terzo episodio di profanazione dell’altare papale nel giro di pochi mesi:
- Febbraio 2025: un uomo è salito sull’altare e ha gettato a terra sei candelabri, danneggiandoli.
- Giugno 2023: un cittadino polacco, poco prima della chiusura della basilica, si è denudato davanti all’altare, mostrando scritte politiche sul corpo. In quel caso, il Vaticano celebrò un rito penitenziale di riparazione.
Un luogo sacro profanato
L’Altare della Confessione, situato sotto il baldacchino di Bernini, custodisce le reliquie dell’apostolo Pietro ed è uno dei luoghi più sacri della cristianità. Ogni profanazione che vi avviene non è solo un atto vandalico, ma un’offesa diretta al cuore della fede cattolica.






