Nel pomeriggio di ieri, Papa Leone XIV ha presieduto la celebrazione dei Primi Vespri presso la Domus Australia a Roma, in occasione della festa patronale della Madonna del Rosario di Pompei.
Durante la liturgia, il Pontefice ha benedetto solennemente l’immagine restaurata di Nostra Signora di Pompei, donata molti decenni fa alla cappella dal Beato Bartolo Longo, recentemente annunciato tra i prossimi santi che saranno canonizzati il 19 ottobre.
“Questa devozione alla nostra Beata Madre occupa un posto speciale nel mio cuore – ha detto il Papa nell’omelia –. È mia speranza che questa immagine ispiri una devozione sempre più grande verso di lei, tra i residenti della Domus, i pellegrini in visita e i membri della comunità locale”.
«Maria ha incarnato la speranza con fiducia e coraggio»
Nella sua riflessione, Papa Leone XIV ha voluto soffermarsi sul tema della speranza cristiana, indicando in Maria un modello di fiducia e abbandono alla volontà di Dio:
“Maria ha incarnato questa virtù attraverso la sua fiducia in Dio. Questa speranza le ha dato la forza e il coraggio di donare la sua vita al Vangelo, abbandonandosi completamente alla volontà divina. È stato spesso detto che l’Incarnazione è avvenuta prima nel cuore di Maria, ancora prima che nel suo grembo: segno della sua fedeltà quotidiana a Dio”.
«Il tempo di Dio è sempre perfetto»
Proseguendo l’omelia, il Santo Padre ha offerto una riflessione spirituale che ha colpito profondamente i presenti:
“Dio non è mai in ritardo: siamo noi che dobbiamo imparare a fidarci, anche quando ciò richiede pazienza e perseveranza. Il tempo di Dio è sempre perfetto. Egli viene sempre a salvarci e liberarci”.
Il Papa ha poi ricordato che il piano divino si è compiuto nella missione di Gesù Cristo, venuto non solo per redimere l’umanità dalla schiavitù del peccato, ma anche per “liberare i nostri cuori affinché potessimo dire ‘sì’ a Lui, come ha fatto la nostra Beata Madre”.
«Cooperatori del piano di salvezza»
Concludendo la celebrazione, Papa Leone XIV ha invitato tutti i fedeli a sentirsi parte attiva nel disegno di Dio:
“Siamo chiamati a cooperare con Dio vivendo una vita di grazia come suoi figli e figlie, dando il nostro contributo personale al piano di salvezza. Anche se non sappiamo cosa ci riserva il futuro, possiamo – come Maria – fidarci e ringraziare per l’opera della sua salvezza”.






