Da Castel Gandolfo, il Pontefice condanna l’attacco di Hamas e riflette sull’odio nel mondo. “In due anni, troppa violenza e troppe vite perdute. Promuoviamo la pace.”
Un atto di terrorismo che non può essere accettato
“Un atto di terrorismo che non può essere tollerato.” Con queste parole, Papa Leone XIV ha definito l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, ricordando le oltre 200 vittime di quella giornata.
Il Pontefice ha parlato sabato 7 ottobre con un gruppo di giornalisti davanti alla residenza papale di Villa Barberini, a Castel Gandolfo, dove trascorre ogni martedì dal 9 settembre scorso.
“Due anni fa fu un attacco terroristico… più di 200 persone uccise,” ha ricordato il Papa, esprimendo al tempo stesso “profondo dolore per il grande numero di vite palestinesi perdute durante due anni dolorosi”.
“Riflettiamo sull’odio nel mondo”
Nel suo breve scambio con la stampa, durato poco più di tre minuti, Leone XIV ha invitato a un esame di coscienza collettivo:
“Dobbiamo davvero riflettere profondamente su quanto odio ci sia nel mondo e cominciare da noi stessi, chiedendoci perché esiste e cosa possiamo fare per contrastarlo.”
Il Pontefice ha poi sottolineato le conseguenze devastanti del conflitto:
“In due anni, tra 60.000 e 67.000 palestinesi sono stati uccisi. Fa davvero pensare a quanta violenza ci sia e a quanto sia importante promuovere la pace.”
Un richiamo contro l’antisemitismo
Papa Leone XIV ha ribadito con forza che
“non possiamo accettare gruppi che compiono atti terroristici; dobbiamo sempre respingere questo stile di odio nel mondo”,
aggiungendo che “l’antisemitismo è in aumento” e che la Chiesa deve continuare a testimoniare rispetto e dignità per ogni persona.
“Dobbiamo rispettare la dignità di ogni persona. Questo è il messaggio della Chiesa,” ha affermato.
Turchia e Libano: il primo viaggio apostolico
Durante l’incontro, il Pontefice ha anche confermato il suo primo viaggio internazionale, che lo porterà in Turchia e in Libano dal 27 novembre al 2 dicembre, come annunciato dalla Sala Stampa vaticana.
Parlando della visita a Nicea, in occasione del 1700º anniversario del Primo Concilio, Leone XIV ha detto:
“Sarà un momento storico, ma non per guardare al passato: per andare avanti.”
E ha aggiunto:
“Sarà un momento di unità nella fede per tutti i cristiani. Anche Papa Francesco desiderava recarsi in Turchia.”
Il viaggio continuerà in Libano, dove il Papa ha spiegato che vi sarà
“l’opportunità di proclamare ancora una volta il messaggio di pace in Medio Oriente, in un Paese che ha tanto sofferto.”
“Papa Francesco voleva andare anche lì,” ha ricordato, “per raggiungere quel popolo che vive ancora le conseguenze dell’esplosione e di tante sofferenze. Cercheremo di portare questo messaggio di pace e di speranza.”
Verso la prima esortazione apostolica: Dilexi Te
Infine, guardando alla pubblicazione del 9 ottobre della sua prima esortazione apostolica, Dilexi Te, dedicata al tema della povertà, Leone XIV ha concluso:
“Questo è il messaggio del Vangelo. In definitiva, qualunque cosa il Papa dica o annunci deve sempre essere radicata nel Vangelo. Ed è questo che vogliamo cercare di fare.”
Articolo precedentemente pubblicato da CNA. È stato tradotto e riadattato per la pubblicazione su ewtn.it.





