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7 tra miti e verità sul Santo Rosario

Un Rosario | Credit: Canva
Un Rosario | Credit: Canva

Ottobre è designato dalla Chiesa cattolica come il Mese del Rosario, e il 7 ottobre si celebra la memoria di Nostra Signora del Rosario.

Ecco sette miti e verità comuni riguardo a questa devozione mariana:

1. Solo i cattolici possono recitare il rosario.

Falso. Sebbene il rosario sia tradizionalmente associato ai cattolici, anche i non cattolici possono certamente recitarlo — e, in effetti, molti attribuiscono al rosario la loro conversione. Persino alcuni protestanti riconoscono il rosario come una valida forma di preghiera.

2. Recitare il rosario è idolatria.

Falso. Alcuni criticano il rosario sostenendo che idolatri Maria o che sia eccessivamente ripetitivo.

Come ogni pratica, anche il rosario può essere abusato — così come si può idolatrare un predicatore, una forma di culto o il digiuno. Ma il rosario in sé non è idolatria.

Il rosario non è una preghiera rivolta a Maria, bensì una meditazione sulla vita di Cristo attraverso cinque misteri, con lo scopo di aiutare chi prega a riflettere più profondamente sulle gioie, i sacrifici, le sofferenze e i miracoli gloriosi della vita di Gesù.

Quando recitiamo l’Ave Maria, non adoriamo Maria, ma chiediamo la sua intercessione — come chiederemmo a un amico o familiare di pregare per noi.

Inoltre, ogni preghiera può perdere significato se non viene meditata con intenzione. Concentrarsi sui misteri con attenzione e consapevolezza è la chiave del potere trasformante del rosario. Come scrisse un autore: «Il rosario rimane lo stesso, ma noi no».

3. Si può indossare il rosario come una collana.

Dipende. Di solito è considerato irrispettoso o inappropriato indossare il rosario come gioiello, anche se la Chiesa non ha una dichiarazione ufficiale contro questa pratica.

Il Canone 1171 del Codice di Diritto Canonico afferma:

“Gli oggetti sacri, destinati al culto divino mediante dedicazione o benedizione, devono essere trattati con riverenza e non possono essere adibiti a usi profani o inappropriati, anche se appartengono a privati.”

Il rosario va quindi trattato con rispetto. Se lo si indossa come ornamento, questo non sarebbe rispettoso e andrebbe evitato. È peccaminoso, inoltre, indossarlo per scherno o come simbolo di bande.

Tuttavia, se l’intenzione è quella di tenere il rosario vicino per pregare e ricordarsi di Dio, può essere lecito. In alcune culture, come in Honduras o in El Salvador, è comune portare il rosario al collo con devozione.

In alternativa, anelli o bracciali del rosario sono un modo più discreto e rispettoso per tenerlo vicino, evitando fraintendimenti.

4. Il rosario è un simbolo estremista.

Falso. Un articolo virale del 2022 pubblicato su The Atlantic accusò il rosario di essere un “simbolo estremista”.

L’autore sosteneva che, come il fucile AR-15 è divenuto un oggetto “sacro” per i nazionalisti cristiani, così il rosario avrebbe acquisito un significato militarista per i cattolici “rad trad” (tradizionalisti radicali).

Citava inoltre le posizioni della Chiesa sul matrimonio e sulla vita come prove di “estremismo”, sostenendo che chiamare il rosario una “arma spirituale” fosse pericoloso.

Come ricordò CNA nel 2022, i papi hanno incoraggiato la recita del rosario fin dal 1571, spesso definendolo “arma spirituale” e uno degli strumenti più potenti di preghiera.

5. Il rosario non è biblico.

Falso! Gran parte delle parole del rosario proviene direttamente dalla Scrittura.

  • Il Padre Nostro è la preghiera insegnata da Gesù stesso in Matteo 6,9–13.
  • L’Ave Maria deriva dal Vangelo di Luca: la prima parte, “Ave, piena di grazia, il Signore è con te”, da Luca 1,28; la seconda, “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”, da Luca 1,42.
  • Ogni decina del rosario medita un evento della vita di Gesù e Maria, suddiviso nei misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi, la maggior parte dei quali si trova nei Vangeli.

6. Un “rosary pea” può ucciderti.

In parte vero. Il rosary pea (letteralmente “pisello del rosario”) è il seme di una pianta rampicante originaria dell’India e di alcune zone dell’Asia. I suoi semi, rossi con una macchia nera, venivano usati per fabbricare rosari o gioielli.

Contengono una sostanza tossica, l’abrina, un veleno naturale potenzialmente letale se ingerito. Tuttavia, è improbabile intossicarsi semplicemente toccando un rosario fatto con questi semi: bisognerebbe ingerirli.

Oggi la maggior parte dei rosari è realizzata in legno d’ulivo, vetro o altri materiali non tossici, eliminando qualsiasi rischio.

7. Portare con sé un rosario può proteggerti.

Vero. Il rosario si è dimostrato una forza miracolosa per proteggere i credenti e ottenere grazie straordinarie, come la vittoria cristiana nella battaglia di Lepanto, dopo che San Pio V invitò i fedeli a recitarlo.

Molti santi — tra cui Giovanni Paolo II, Padre Pio e suor Lucia di Fatima — hanno riconosciuto nel rosario l’arma più potente contro le battaglie spirituali del mondo.

San Paolo scrive:

“La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di carne e di sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male” (Ef 6,11–12).

Papa Pio XI affermò:

“Il rosario è un’arma potente per mettere in fuga i demoni e preservarsi dal peccato… Se desiderate la pace nei vostri cuori, nelle vostre case e nel vostro Paese, riunitevi ogni sera per recitare il rosario. Non lasciate passare un solo giorno senza recitarlo, per quanto gravosi siano i vostri impegni e le vostre fatiche.”

Articolo precedentemente pubblicato su CNA, tradotto e riadattato per la pubblicazione su ewtn.it.

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