Nel cuore dellāestate giubilare, Roma accoglie un evento inedito: il Giubileo dei Missionari Digitali. Influencer, comunicatori e testimoni della fede online si ritrovano per celebrare il loro ruolo nellāevangelizzazione contemporanea. La Chiesa riconosce cosƬ ufficialmente il valore di chi porta il Vangelo nel mondo digitale.
Una nuova frontiera dellāevangelizzazione
Dalle testimonianze su TikTok alle catechesi su Instagram, la tecnologia ha trasformato il modo di annunciare il Vangelo. Sempre più spesso nei feed social appaiono volti nuovi: sono i missionari digitali, uomini e donne che parlano di Gesù attraverso i linguaggi del web.
Per la prima volta, il Vaticano riconosce ufficialmente questo impegno con il Giubileo dei Missionari Digitali e degli Influencer Cattolici, in programma il 28 e 29 luglio a Roma. Un momento storico, nato dal desiderio di ascolto e coinvolgimento emerso durante il Sinodo sulla SinodalitĆ , come racconta Monsignor Lucio Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione.
Ā«Non erano solo semplici influencer che presentavano argomenti o vendevano prodotti ā spiega Mons. Ruiz ā ma persone che amavano Gesù e la Chiesa e che si dedicavano a cercare la sofferenza e a portare la Parola, a trovare e guarire le ferite. Erano quindi Buoni Samaritani sul web.Ā»
Per questi evangelizzatori moderni, internet non ĆØ solo un mezzo: ĆØ un luogo dāincontro, una piazza digitale dove annunciare la speranza.
La Chiesa entra nel āforo romanoā digitale
Tra i volti noti dellāevangelizzazione online cāĆØ Katie McGrady, influencer cattolica americana, che vede in questa iniziativa un segnale di grande apertura.
Ā«Penso che lāadozione di questa terminologia, lāidea che Internet non sia una moda, che i social media siano in realtĆ il foro romano di oggi e che la Chiesa abbia qualcosa da dire al riguardo… mi dĆ una grande speranza. La speranza che non rimarremo indietro!Ā»
Le sue parole evidenziano come i social siano ormai il nuovo agorà della comunicazione globale, un luogo dove anche la voce della Chiesa può e deve farsi sentire.
UnāopportunitĆ globale per la missione
Il messaggio di speranza lanciato dal Giubileo ha risonanza ben oltre i confini europei. Padre John Paul, sacerdote della Namibia, sottolinea quanto il digitale sia ormai uno strumento fondamentale per raggiungere i cuori, soprattutto dei giovani.
Ā«Questo ĆØ il modo in cui la Chiesa comunica nel nuovo mondo, dove la tecnologia e la comunicazione sono vitali. Se usiamo i media come comunicazione sociale possiamo raggiungere le persone. I giovani non sono disposti a stare qui e lĆ , ma con un sito, una pagina o un’app possiamo evangelizzare. Possiamo raggiungerli. Possiamo servirli.Ā»
Papa Francesco e la Chiesa connessa
Anche il Santo Padre ha compreso il potenziale comunicativo dei social. Fin dal suo inizio di pontificato, Papa Francesco ha abbracciato i nuovi strumenti digitali aprendo canali ufficiali su X (ex Twitter) e Instagram, seguiti oggi da oltre 30 milioni di persone in tutto il mondo.
Questo impegno dimostra che la Chiesa è pronta a stare lì dove vivono, interagiscono e cercano senso le nuove generazioni.
Un momento storico per la Chiesa
Per molti, come Katie McGrady, il Giubileo rappresenta un punto di svolta. Ā«Penso che tra 100 anni, nel Giubileo del 2025, potremo dire che quella ĆØ stata la prima volta in cui la Chiesa ha riconosciuto questo particolare gruppo, dando loro attenzione e incoraggiamento. E non vedo lāora di vivere quel momento. Non vedo lāora di condividerlo.Ā»






