Castel Gandolfo, 15 luglio 2025 – Prosegue il soggiorno di riposo di Papa Leone XIV nella cittadina laziale, ma non mancano i momenti di preghiera e di incontro con la comunità. Questa mattina, alle ore 9.00, il Pontefice ha celebrato la Santa Messa nella cappella della stazione dei Carabinieri di Castel Gandolfo, come reso noto nei giorni scorsi dalla Sala Stampa vaticana.
Un gesto di gratitudine e vicinanza, che segue di pochi giorni la Messa celebrata domenica scorsa nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova e l’Angelus recitato in Piazza della Libertà, davanti al palazzo pontificio. In quell’occasione, Leone XIV aveva salutato i 100 Carabinieri del 144° Corso Formativo per Carabinieri Effettivi del 2° Reggimento di Velletri, presenti tra la folla: “Accogliamo nel nostro cuore l’amore di Dio e diventiamo portatori di pace e speranza. Servire la vita è il nostro vero cammino verso la salvezza. Un saluto speciale va ai 100 Carabinieri qui presenti, agli Ufficiali e Sottoufficiali, insieme al Comandante, che con il loro impegno custodiscono la nostra sicurezza e il bene comune”, aveva detto.
“Fratelli e sorelle: più di un saluto”
Nell’omelia di oggi, Papa Leone XIV ha preso spunto dal Vangelo del giorno per riflettere sul significato autentico delle parole “fratello” e “sorella”: “Nomi di relazione che ripetiamo spesso nella liturgia come segno di prossimità e di affetto. Gesù, il Figlio unigenito di Dio, ne spiega il senso in relazione a sé e al Padre suo, rivelando un legame più forte del sangue, perché ci coinvolge tutti. Siamo davvero fratelli e sorelle di Gesù quando facciamo la volontà di Dio, amandoci gli uni gli altri come Dio ha amato noi”.
Maria, madre e discepola
Il Papa ha poi rivolto il pensiero alla Vergine Maria: “L’amore di Dio è tanto grande che Gesù non tiene per sé neanche sua madre, consegnandola a tutti noi nell’ora della croce. Maria diventa madre di Gesù perché ascolta la parola di Dio con amore, la accoglie nel cuore e la vive con fedeltà”. Ha citato sant’Agostino, ricordando che “vale di più per Maria essere stata discepola di Cristo anziché madre di Cristo”.
Un riferimento speciale è andato alla Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma: “Proprio da Castel Gandolfo, nel 1949, il mio venerato predecessore Papa Pio XII accolse questa bella proposta del Comando generale dell’Arma”, ha ricordato Leone XIV, in vista del 75° anniversario della proclamazione.
“Rispondete al crimine con la forza della legge e dell’onestà”
Il Pontefice ha voluto esprimere gratitudine per il “nobile e impegnativo servizio che l’Arma dei Carabinieri rende all’Italia e ai suoi cittadini, oltre che a favore della Santa Sede e dei tanti pellegrini di quest’anno giubilare”.
Ha poi rivolto un’esortazione: “Non cedete alla tentazione di pensare che il male possa avere la meglio. Specialmente in questo tempo di guerre e di violenza, restate fedeli al vostro giuramento: come servitori dello Stato, rispondete al crimine con la forza della legge e dell’onestà. È così che l’Arma, la Benemerita, meriterà sempre la stima del popolo italiano”.
Infine, il Papa ha ricordato il venerabile Salvo D’Acquisto, “medaglia d’oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione”.
Articolo pubblicato precedentemente su acistampa.com. È stato adattato dal team di ewtn.it.






