Papa Leone XIV ha scritto una calorosa e dettagliata lettera al Cardinale Raymond Burke, ringraziando il porporato statunitense per i suoi 50 anni di ministero sacerdotale, in un gesto che segna un cambio di tono dopo anni di tensione tra Burke e Papa Francesco.
Il cardinale era stato uno dei critici più noti, all’interno della gerarchia, del papa defunto, sotto il quale era caduto palesemente in disgrazia.
La lettera di Leone, redatta in latino e firmata dal pontefice lo scorso 17 giugno, è stata pubblicata martedì dallo stesso Burke sul suo account ufficiale X. Nella missiva, il papa elogia Burke “per il sollecito servizio che ha zelantemente svolto e la premurosa cura che ha dimostrato soprattutto per la legge, la quale è stata di grande utilità anche per i dicasteri della Sede Apostolica”.
Il pontefice prosegue lodando la testimonianza pastorale del cardinale, scrivendo: “Ha predicato i precetti del Vangelo secondo il cuore di Cristo e ne ha narrato i tesori, offrendo con diligenza il suo devoto servizio alla Chiesa universale.”
Nel messaggio che accompagna la lettera papale, Burke ha scritto di sentirsi “molto onorato” e ha invitato i suoi fedeli a pregare per il papa. “Dio benedica Papa Leone e gli conceda molti anni. Viva il Papa!”, ha scritto Burke.
Questo scambio rappresenta un cambiamento notevole rispetto ai rapporti tesi tra Burke e Papa Francesco, sotto il cui pontificato Burke era stato progressivamente emarginato.
Francesco lo rimosse nel 2013 dalla Congregazione per i Vescovi — l’organismo della Curia che raccomanda i candidati all’episcopato — e l’anno successivo lo trasferì dal tribunale supremo della Chiesa a un incarico per lo più cerimoniale presso l’Ordine di Malta, togliendogli poi gran parte di quelle responsabilità e infine rimuovendolo del tutto.
Critico esplicito dell’approccio di Papa Francesco alla teologia pastorale, Burke si unì due volte ad altri cardinali per presentare i cosiddetti “dubia” — richieste formali di chiarimento — circa gli insegnamenti del papa sulla Comunione ai divorziati risposati e sulle benedizioni per le coppie dello stesso sesso.
È stato anche un fermo sostenitore della Messa tradizionale in latino, che Francesco ha severamente limitato nel 2021 attraverso il motu proprio Traditionis Custodes. Lo scorso mese, Burke ha rivolto un appello pubblico a Papa Leone affinché revocasse le restrizioni sulla Messa latina.
Verso la fine del suo pontificato, Papa Francesco aveva annunciato in un incontro con funzionari vaticani, alla fine del 2023, di voler revocare a Burke lo stipendio e l’appartamento gratuito a Roma. In risposta a una domanda di CNA mercoledì sulla sua situazione attuale riguardo allo stipendio e all’alloggio, Burke ha preferito non commentare tramite il suo segretario.
Burke, 77 anni, fu ordinato sacerdote da Papa Paolo VI il 29 giugno 1975, nella Basilica di San Pietro, mentre studiava presso il Pontificio Collegio Nordamericano.
Ha celebrato il suo giubileo d’oro con una Messa di ringraziamento in rito Novus Ordo sabato scorso, presso la sua chiesa titolare a Roma, Sant’Agata dei Goti. Tra i concelebranti vi erano i cardinali Dominique Mamberti e James Harvey, quest’ultimo autore dell’omelia.
I decenni di servizio del cardinale includono incarichi come vescovo di La Crosse, Wisconsin (1995–2004), arcivescovo di Saint Louis (2004–2008) e prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (2008–2014). Fu creato cardinale da Papa Benedetto XVI nel 2010 e servì come patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta dal 2014 al 2023.
Burke ha partecipato al conclave di maggio che ha eletto Papa Leone XIV.
Tradotto e adattato dal team di ewtn.it. L’articolo originale si trova su CNA.






