«Oggi, molto spesso, perdiamo la capacità di ascoltare, di ascoltare veramente. Ascoltiamo musica, abbiamo le orecchie costantemente inondate da ogni tipo di input digitale, ma a volte dimentichiamo di ascoltare il nostro cuore, ed è nel nostro cuore che Dio ci parla, che Dio ci chiama e ci invita a conoscerlo meglio e a vivere nel suo amore».
Lo ha detto Papa Leone XIV ricevendo in udienza un gruppo di insegnanti di scuole cattoliche provenienti da Irlanda, Inghilterra, Galles e Scozia, insieme ad alcuni giovani pellegrini della Diocesi di Copenhagen.
Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato l’importanza del pellegrinaggio come esperienza di fede: «Il pellegrinaggio ha un ruolo fondamentale nella nostra vita di fede, perché ci allontana dalle nostre case e dalla routine quotidiana e ci offre il tempo e lo spazio per incontrare Dio in modo più profondo. Questi momenti ci aiutano sempre a crescere, perché attraverso di essi lo Spirito Santo ci modella dolcemente per conformarci sempre più alla mente e al cuore di Gesù Cristo».
Un invito speciale è stato rivolto agli insegnanti: «I giovani vi guarderanno come modelli: modelli di vita, modelli di fede. Guarderanno in particolare al modo in cui insegnate e al modo in cui vivete».
Infine, Leone XIV ha incoraggiato a portare lo spirito del pellegrinaggio nel quotidiano: «Quando tornerete a casa, ricordate che un pellegrinaggio non finisce, ma sposta la sua attenzione sul quotidiano “pellegrinaggio del discepolato”. Siamo tutti pellegrini e lo saremo sempre, camminando mentre cerchiamo di seguire il Signore e mentre cerchiamo la strada che è veramente nostra nella vita».
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