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Come funziona davvero la Santa Sede

Dietro la magnificenza della Basilica di San Pietro e i rituali solenni che attraggono milioni di fedeli ogni anno, si cela una realtà spesso sconosciuta: la Santa Sede. Spesso confusa con il Vaticano, la Santa Sede è l’autorità di governo della Chiesa cattolica, con una struttura giuridica, diplomatica e spirituale unica al mondo. In questo articolo scopriamo, con le parole degli esperti, come funziona questo organismo millenario e quale ruolo svolge oggi nel mondo.

Che cos’è la Santa Sede

«Il Papa, per non essere succube o non dipendere da un potere politico e poter interfacciarsi con tutto il mondo, con differenti realtà politiche senza problemi e soprattutto difendere la fede senza condizionamenti, ha avuto bisogno sempre nella storia di un’autonomia davanti al potere politico», spiega monsignor Juan Ignacio Arrieta, segretario del Dicastero per i Testi Legislativi.

Questa indipendenza è garantita dal piccolo territorio dello Stato della Città del Vaticano — solo 44 ettari nel cuore di Roma — dove la Santa Sede ha sede e dove opera sotto la protezione della Guardia Svizzera Pontificia e della Gendarmeria Vaticana. Ma la Santa Sede è molto di più: è l’autorità centrale della Chiesa universale, con a capo il Papa, unico sovrano assoluto d’Europa. «Si chiama la Santa Sede perché è la sede di Pietro, la sedia di Pietro per così dire in senso stretto, e il Papa è il successore di Pietro», spiega ancora Arrieta. «Santa Sede poi si è nel tempo, in modo più ampio, sviluppata, ed ora è l’insieme di organismi che servono al Papa per governare la Chiesa».

Curia romana: il governo della Chiesa

Il principale strumento del Papa per governare la Chiesa è la Curia romana, composta da 16 Dicasteri (tra cui quello per la Dottrina della Fede e quello per l’Evangelizzazione), da organi giudiziari come la Rota Romana e la Penitenzieria Apostolica, e da uffici economici come la Segreteria per l’Economia.

«I dicasteri sono come diversi dipartimenti o come i ministeri in uno Stato che servono al Papa per il governo della Chiesa universale e si differenziano per la materia, o per le persone», precisa Arrieta, elencando il Dicastero per i Vescovi, per il Clero, per le Cause dei Santi, ecc.

Il cuore della Curia è la Segreteria di Stato, articolata in tre sezioni: affari interni della Chiesa, relazioni con gli Stati e rappresentanze pontificie. Come sottolinea il prof. Cristián Mendoza della Pontificia Università della Santa Croce: «Il più importante è la Segreteria di Stato. Questa è composta principalmente da una sezione per gli affari interni della Chiesa e una per le relazioni esterne tra la Santa Sede e le altre nazioni. Ha anche una terza parte che si occupa delle rappresentanze pontificie».

Una rete globale e giuridica unica

Un esempio concreto è il Dicastero per i Testi Legislativi. Situato a pochi passi da Piazza San Pietro, si occupa di diritto canonico in tutti i continenti. «È un diritto che, presente e in vigore nei cinque continenti, in tutte le culture, deve rapportarsi con ordinamenti statali giuridici molto differenti, quello degli Stati Uniti, delle Filippine, dell’India», racconta Arrieta. «Questa è la peculiarità di questo diritto della Chiesa, molto duttile, che serve a rapportarsi con diverse realtà ed essere sempre in vigore in culture molto differenti».

La Santa Sede è anche un attore diplomatico di primo piano. «È stata la prima ad avere quello che adesso sono gli ambasciatori», dice Arrieta, «un rappresentante diplomatico e stabile in un paese. Alla fine del XV secolo è stata la Santa Sede ad avere un rappresentante davanti al re di Spagna e davanti al Doge di Venezia».

Oggi la Santa Sede mantiene relazioni diplomatiche con oltre 180 Stati. I suoi rappresentanti, i nunzi apostolici, hanno un ruolo doppio: rappresentano la Santa Sede presso i governi e anche presso le chiese locali. «La differenza tra un nunzio e un ambasciatore… è che il nunzio rappresenta la Santa Sede non solo presso il governo e la cultura di un Paese, ma anche presso i vescovi e le chiese locali», spiega l’arcivescovo Georg Gänswein, nunzio in Lituania, Estonia e Lettonia. «In altre parole, il nunzio ha due ruoli: uno nella diplomazia e uno all’interno della Chiesa».

E aggiunge: «Ci sono tanti canali di informazione da prospettive molto diverse. Questo è un aspetto molto importante per le decisioni prese dal Papa o dalla Santa Sede e non c’è solo l’informazione, ma anche una valutazione, come si dice in italiano, che significa un accertamento o una valutazione dei fatti».

Una realtà spirituale e politica

La Santa Sede, pur priva del potere temporale che un tempo apparteneva allo Stato Pontificio, è oggi una delle entità più autorevoli del mondo. La sua influenza è globale, la sua struttura antica ma sorprendentemente attuale, e il suo legame con il successore di Pietro resta il cuore pulsante della missione della Chiesa universale.

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