Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Natività di San Giovanni Battista (24 giugno), approfondiamo la figura di questo grande profeta, cugino di Gesù e suo precursore, attraverso 11 punti fondamentali.
Giovanni Battista: parente e precursore di Gesù
Secondo il Vangelo di Luca (1,36), Giovanni era parente di Gesù per parte di madre. Elisabetta, madre di Giovanni, viene definita “parente” di Maria. Il termine suggerisce una parentela di sangue, forse come cugine o zie, ma il grado preciso non è specificato. Di conseguenza, possiamo considerare Gesù e Giovanni come “cugini” nel senso ampio del termine.
L’inizio del ministero di Giovanni
L’evangelista Luca fornisce una data precisa: “Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare” (Lc 3,1), cioè intorno al 29 d.C. È proprio in quell’anno che Giovanni cominciò a predicare nel deserto, annunciando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, poco prima dell’inizio del ministero pubblico di Gesù.
Perché Giovanni battezzava?
Il suo battesimo era segno di pentimento e preparazione spirituale per la venuta del Messia. Giovanni stesso afferma che battezzava per rivelare il Cristo a Israele (Gv 1,31). Durante il battesimo di Gesù, egli vide lo Spirito discendere come una colomba e dichiarò: “Ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio” (Gv 1,34).
L’arresto di Giovanni e l’inizio del ministero di Gesù
Giovanni fu arrestato da Erode Antipa, governatore della Galilea. Quando Gesù seppe dell’arresto, si ritirò in Galilea (Mt 4,12), dando così inizio alla sua predicazione pubblica in quella regione.
Etica del lavoro: l’insegnamento di Giovanni
Giovanni fu interrogato da pubblicani e soldati su come vivere rettamente. Egli non chiese loro di abbandonare il mestiere, ma di esercitarlo con giustizia: non esigere più del dovuto, non accusare falsamente e accontentarsi della paga (Lc 3,12-14). Un messaggio sempre attuale per chi lavora in contesti difficili.
Giovanni è la reincarnazione di Elia?
No. Gesù afferma che Giovanni è “l’Elia che deve venire” (Mt 11,14), ma non in senso letterale. Elia non morì, ma fu assunto in cielo (2Re 2,11), e Giovanni ne assume il ruolo profetico, non l’identità.
La fama di Giovanni
Giovanni non fu solo precursore di Gesù: godette di grande fama anche indipendentemente da Lui. Il movimento da lui iniziato ebbe seguaci anche fuori da Israele, come dimostrano i racconti degli Atti degli Apostoli su Apollos e altri discepoli.
I seguaci di Giovanni fuori da Israele
Apollos, ebreo di Alessandria, insegnava con fervore ma conosceva solo il battesimo di Giovanni (At 18,24-25). Solo successivamente ricevette una formazione completa da Aquila e Priscilla. Anche Paolo incontrò a Efeso alcuni discepoli che conoscevano solo il battesimo di Giovanni (At 19,1-7).
Chi uccise Giovanni Battista?
Fu Erode Antipa, dopo che Giovanni denunciò pubblicamente il suo matrimonio illecito con Erodiade, moglie del fratello. Erode, pur temendolo e ascoltandolo con interesse, lo fece arrestare per compiacere Erodiade (Mc 6,18-20).
Perché Giovanni fu ucciso?
Erodiade, offesa dalla denuncia di Giovanni, colse l’occasione del banchetto di Erode. Dopo la danza della figlia Salomè, Erode promise di concederle qualunque cosa. Su consiglio della madre, la giovane chiese la testa di Giovanni, e il re, pur riluttante, acconsentì (Mc 6,21-28).
Cosa sappiamo di Giovanni fuori dal Nuovo Testamento?
Lo storico ebreo Giuseppe Flavio lo menziona nelle “Antichità Giudaiche” (18,5,2), definendolo un uomo giusto e virtuoso, ucciso da Erode per timore del suo seguito. Secondo alcuni ebrei, la sconfitta dell’esercito di Erode fu un castigo divino per quell’omicidio.
Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. L’originale si trova qui.