Il miracolo eucaristico di Lanciano è uno dei segni più sorprendenti della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. Un evento straordinario che, dall’VIII secolo, parla al cuore della fede cattolica e continua ad attrarre scienza e devozione.
«Beati quelli che pur non avendo visto hanno creduto»
Gesù disse a Tommaso: “Credi perché mi hai visto? Beati quelli che pur non avendo visto hanno creduto” (Giovanni 20:29). Queste parole introducono la straordinaria vicenda del miracolo eucaristico di Lanciano, un evento che continua a rafforzare la fede cattolica nella Presenza Reale di Cristo nell’Eucaristia, dove il pane e il vino diventano Corpo e Sangue del Signore.
Le origini del miracolo: un dubbio che diventa fede
Verso il 750 d.C., a Lanciano, in Abruzzo, un monaco basiliano celebrava la Messa nella chiesa dei Santi Legonziano e Domiziano. In preda al dubbio sulla transustanziazione, vide l’ostia trasformarsi in carne e il vino in sangue durante la consacrazione. Preso da timore e stupore, mostrò il miracolo ai fedeli presenti. Quelle reliquie, conservate da secoli, sono oggi al centro della venerazione di migliaia di pellegrini.
La scienza davanti al mistero
Nel 1970 il prof. Edoardo Linoli, medico e anatomopatologo, sottopose le reliquie ad esami scientifici. Concluse che la carne è “tessuto miocardico umano” e il sangue è di gruppo AB, lo stesso riscontrato nella Sindone di Torino. Linoli aggiunse che “non mostrano segni di decomposizione”, un fatto che sfida ogni spiegazione scientifica.
Il riconoscimento della Chiesa
Il miracolo ha ricevuto il riconoscimento della Chiesa. Papa Paolo VI lo ha definito “autentico e degno di venerazione” durante l’Anno Santo del 1975. Fra Santino Verna, attuale custode delle reliquie, conferma: “L’Ostia è diventata una parte del ventricolo sinistro […] e il sangue si è rappreso, mentre il vino è diventato sangue umano”. Le reliquie sono custodite con grande devozione e attirano fedeli da ogni parte del mondo.
Un segno che interpella la fede
Per il cardiologo Franco Serafini, studioso del miracolo, “Se l’evento eucaristico è vero, significa che abbiamo una traccia biologica che proviene dal corpo di nostro Signore Gesù.” La sua testimonianza sottolinea il valore spirituale e anche corporeo della presenza di Cristo. Fra Verna aggiunge: “Se noi mettiamo dell’acqua sull’ostia tramutata in carne umana, […] comincia a rosseggiare perché è una carne disidratata.”
Una testimonianza viva da oltre 1200 anni
Lanciano continua a essere una meta di pellegrinaggio, simbolo della fede che attraversa i secoli. Il miracolo eucaristico invita ogni credente a rinnovare la propria adesione a Cristo, presente nell’Eucaristia. Ogni Messa diventa così eco di quel prodigio, un invito a riconoscere nel pane consacrato il cuore vivo di Dio per l’umanità.