ROMA — Un racconto che tocca il cuore e che parla con autenticità ai giovani e alle famiglie. Il docufilm Verso l’alto. Pier Giorgio Frassati, scritto e diretto da Daniela Gurrieri e prodotto da Cristiana Video in collaborazione con EWTN, ha ricevuto il Premio MOIGE per la categoria Fiction nell’ambito della XVIII edizione della guida Un anno di Zapping e di Streaming 2024-2025, dedicata ai contenuti televisivi e digitali più adatti alla visione familiare.
Il riconoscimento è stato consegnato lunedì 16 giugno presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, a Roma. Il premio, conferito dall’Osservatorio Media del MOIGE, è frutto della selezione tra oltre 300 produzioni, valutate da una giuria tecnico-scientifica e segnalate dalle famiglie italiane per l’alto valore educativo e la qualità narrativa.
Un racconto fresco e radicato nel Vangelo
Verso l’alto non è solo una biografia: è un viaggio fisico e spirituale, che segue Pier Giorgio Frassati e la sua celebre “Compagnia dei Tipi Loschi” in una giornata di escursione in montagna. Sullo sfondo, la Torino degli anni ’20, tra passione per la giustizia sociale, amicizia autentica, preghiera vissuta e un’ironia sana e contagiosa.
Il film si articola in due livelli narrativi:
- una parte filmica (53 minuti), ambientata nel 1925, che mostra una giornata-tipo del beato torinese;
- e una parte documentaria (71 minuti nella versione estesa), con interviste e testimonianze che restituiscono il profilo umano e spirituale del protagonista.
Il risultato è un racconto coinvolgente, capace di rivelare l’attualità del Vangelo vissuto nella vita ordinaria di un giovane che Giovanni Paolo II definì “l’uomo delle otto beatitudini” e che sarà canonizzato il prossimo 7 settembre, insieme al beato Carlo Acutis.
La fede come slancio verso la vita
“Raccontare la fede di un giovane beato senza cadere nella retorica o nel moralismo è una sfida”, ha commentato la regista Daniela Gurrieri ricevendo il premio. “Verso l’alto nasce dal desiderio di mostrare una fede vivace, concreta, capace di dare gusto e senso a ogni ambito dell’esistenza: l’amicizia, l’amore, lo studio, lo sport, la montagna. Pier Giorgio diceva a chi lo accusava di bigottismo: ‘No, sono rimasto cristiano!’. È questa autenticità che abbiamo voluto restituire nel film”.
Nel film, infatti, vediamo Frassati ridere, riflettere, citare San Paolo e Papini, salire con gli amici lungo i sentieri alpini, dialogare di politica e spiritualità, esprimere il suo amore profondo per l’Eucaristia quotidiana e per una preghiera incarnata, immersa nella realtà del mondo e delle sue contraddizioni.
Un’opera che parla al presente
“Grazie a questo premio – ha dichiarato Andreas Thonhauser, Responsabile di EWTN a Roma – possiamo dire che la missione di raccontare Cristo attraverso le vite trasformate continua. Frassati ci ricorda che la santità non è evasione dal mondo, ma testimonianza concreta, gioiosa e impegnata. Un messaggio di cui oggi abbiamo un bisogno profondo”.
Il docufilm, disponibile in versione integrale su RaiPlay, è stato incluso nella programmazione ufficiale della GMG di Lisbona e continua a essere uno strumento prezioso per la formazione spirituale e culturale dei giovani.
Dal 2015, EWTN è presente in Italia con l’agenzia di informazione ACI Stampa, il portale EWTN.it, e il progetto ChurchPOP Italia, attivo sui social con un linguaggio giovane, creativo e fedele alla tradizione.





