Dopo più di un decennio, un Pontefice tornerà a risiedere per l’estate nella storica residenza papale di Castel Gandolfo. Il Vaticano ha infatti confermato che Papa Leone XIV si trasferirà nella suggestiva villa sui Colli Albani per un periodo di riposo nel mese di luglio 2025.
In una comunicazione ufficiale pubblicata il 17 giugno dall’account X della Segreteria di Stato della Santa Sede, la Prefettura della Casa Pontificia ha annunciato che Papa Leone XIV si trasferirà a Castel Gandolfo nel pomeriggio di domenica 6 luglio.
“Durante il mese di luglio, tutte le udienze private rimangono sospese, così come le udienze generali dei mercoledì 2, 9, 16 e 23 luglio” – si legge nel comunicato.
Celebrazioni a Castel Gandolfo e Albano
Durante il soggiorno estivo, il Pontefice non interromperà del tutto l’attività pastorale. Domenica 13 luglio celebrerà la Messa nella Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova, nel cuore di Castel Gandolfo, e a mezzogiorno guiderà il consueto Angelus in Piazza della Libertà.
La domenica successiva, 20 luglio, presiederà l’Eucaristia nella Cattedrale di Albano e tornerà a recitare l’Angelus nella stessa piazza del paese. Nel pomeriggio dello stesso giorno, Leone XIV farà rientro in Vaticano. Le udienze generali riprenderanno regolarmente mercoledì 30 luglio.
Assunzione della Vergine e ultimi Angelus estivi
Ad agosto, il Papa tornerà brevemente a Castel Gandolfo. Il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, celebrerà la Messa nella Parrocchia Pontificia e reciterà l’Angelus nella piazza principale. Il 17 agosto guiderà nuovamente l’Angelus a mezzogiorno, prima di far ritorno a Roma nel pomeriggio.
Una scelta storica dopo più di dieci anni
La decisione di Papa Leone XIV segna una svolta rispetto agli ultimi anni: sarà infatti il primo Papa dopo Benedetto XVI a trascorrere l’estate nella residenza pontificia di Castel Gandolfo. La portavoce del Comune, Giulia Agostinelli, aveva già anticipato ad EWTN la notizia.
La villa barocca del XVII secolo, affacciata sul Lago Albano e circondata dagli storici Giardini Barberini, è uno dei luoghi più iconici della Chiesa. Donata alla Santa Sede come possedimento extraterritoriale con i Patti Lateranensi del 1929, è stata per secoli il rifugio estivo dei Pontefici, fino alla scelta di Papa Francesco di non utilizzarla.
Da residenza a museo: l’eredità di Francesco
Nel 2013 Papa Francesco ruppe con la tradizione, preferendo rimanere a Roma, nella sua residenza di Casa Santa Marta, anche nei mesi estivi. Sotto il suo pontificato, la villa fu trasformata in museo: i Giardini Barberini furono aperti al pubblico nel 2014, mentre l’intero complesso divenne visitabile nel 2016.
Solo alcune stanze, con oggetti liturgici e ritratti dei Papi, sono accessibili ai visitatori. Il complesso comprende anche una piccola fattoria, fondata da Pio XI, che produce latte, uova, miele e verdure per il personale o per la vendita nel supermercato vaticano.